MARCIANISE – Nove persone rischiano il processo per estorsione a sfondo sessuale. La Procura ha chiesto il decreto di giudizio per nove imputati per diversi episodi di revenge porn. Stando alle accuse alcuni uomini sarebbero stati ricattati dopo alcuni incontri sessuali. Per non divulgare le immagini degli incontri sessuali sarebbero stati costretti a consegnare soldi. Il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord Mariangela Condello ha chiesto l’emissione del decreto che dispone il giudizio nei confronti di Gaetana Monteforte, 54 anni, di Recale; Camillo Belforte, 27 anni, di Marcianise, nipote dei boss Salvatore e Domenico Belforte: Francesco Guaglione, 31 anni, di Capodrise; Vincenzo Massaro, 33 anni, di Capodrise; Mario De Lucia, 53 anni, di San Cipriano d’Aversa; Antonio D’Aniello, 60 anni, di Casal di Principe; Giovanni Russo, 52 anni, di Portico; Clemente Scarano, 51 anni, di Capodrise e Vincenzo Cristiano, 64 anni, di Grazzanise. Stando a quanto ricostruito dalla Procura, i reati contestati si sarebbero verificati nell’estate di 4 anni fa. L’inchiesta ruota intorno ad una serie di appuntamenti sessuali a pagamento. La donna durante gli incontri filmava con il cellulare i suoi partner. Successivamente agli ignari partner a pagamento della partner sessuale venivano chiesto, stando a quanto sostiene la Procura, soldi in cambio del silenzio vale a dire un pagamento per non divulgare le immagini e gli audio degli incontri sessuali. Somme variabili tra i 50 e i 330 euro quelle che sarebbero state chieste ai partner della donna per evitare che quelle immagini che li ritraevano nell’atto sessuale finissero nelle mani, o meglio sui cellulari, delle moglie e delle fidanzate di quanti si intrattenevano con la 50enne. Il nipote dei boss Belforte, stando a quanto sostenuto dalla Procura, è imputato e rischia il processo per un episodio che si sarebbe verificato tra i mesi di maggio e giugno in cui la presunta vittima era un 60enne di Grazzanise. In concorso con altre quattro persone Belforte è accusato di aver contribuito a chiedere soldi all’uomo che si era incontrato con la donna per un rapporto sessuale in un albergo a Teverola. Avrebbero mostrato a diverse persone di Grazzanise una fotografia che ritraeva il 60enne insieme alla donna in un incontro sessuale. L’uomo in questione rifiutò il pagamento. Sarà il giudice a decidere sulla richiesta di emissione del decreto che potrebbe fissare il processo per i nove imputati. Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppina Mascia, Nicola Musone, Massimo Trigari, Mirella Baldascino, Domenico Di Stasio, Francesco Nacca.
Soldi per foto hard, rischio processo per 9
Chiesto il giudizio per il nipote dei boss Salvatore e Domenico Belforte e per altri di Capodrise, Grazzanise, Portico e Recale