Solidarietà al Maradona. Costi troppo alti, nasce il biglietto sospeso: l’iniziativa di Marco Cannata

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Marco Cannata e tifosi

NAPOLI – Anche se il club di De Laurentiis è tra le big d’Europa a praticare i prezzi più bassi, c’è da considerare che per acquistare un tagliando per assistere alle partite del Napoli al Maradona i tifosi sono costretti a sborsare cifre considerevoli. Tanto per fare un esempio, un tagliando per accedere all’anello superiore dei Distinti in occasione della prossima gara interna di campionato in programma il 22 settembre alle 20.45 contro il Pisa, può arrivare a costare sino a 90 euro. In una congiuntura dove si registrano aumenti in tutti i settori economici, anche il calcio è stato colpito dai rincari. Nonostante ciò, allo stadio di Fuorigrotta si registrano numeri da capogiro con una media di 50mila spettatori a partita. A gonfie vele anche la campagna abbonamenti, con più di 24mila tessere staccate durante l’estate. Però è alto anche il numero di supporter che non sono nelle condizioni economiche di acquistare un biglietto per tifare gli azzurri dagli spalti del Maradona. In considerazione di ciò è già partita la catena di solidarietà con iniziative volte permettere a chi non ha i soldi per collegarsi a internet e prenotare il tagliando di recarsi lo stesso al botteghino. Da un’idea di Marco Cannata, conosciuto anche con il nickname McBlue, influencer calcistico ideatore della pagina social “La Napoli Bene”, è nato il “biglietto sospeso”.

A raccontare l’iniziativa è stato lo stesso Marco Cannata. “I prezzi che pratica il Napoli non tra i più alti d’Italia e d’Europa – ha detto l’influencer – ma non sono bassi. Sono consapevole del fatto che in molti non sono nelle condizioni economiche per acquistare i biglietti per il Maradona. Il discorso è relativo soprattutto ai papà e alle mamme che vogliono accontentare i loro figli, regalando loro l’emozione di varcare i cancelli dello stadio di Fuorigrotta. Andare al Maradona per una famiglia potrebbe rivelarsi un salasso. Per questo ho deciso che io e mia figlia, che abbiamo sottoscritto l’abbonamento, in qualche occasione metteremo le nostre tessere a disposizione di chi non è in grado di comprare il biglietto. Così lo aiuteremo a vivere un sogno”. Si tratta di una scelta lodevole, che sta già riscontrando un discreto successo. “Da quando ha annunciato il via all’iniziativa – ha affermato l’influencer – in molti mi hanno scritto confermando la volontà di prendere il mio esempio. Di questo ne sono estremamente felice, perché conosco la sensazione di chi sogna di andare allo stadio e di non avere la possibilità economica per farlo. Quando ero ragazzo, mia madre mi portava all’esterno dell’allora San Paolo anche quando non avevamo comprato il biglietto perché non potevamo permettercelo. In più di un’occasione qualcuno mi ha aiutato, permettendomi di sistemarmi sugli spalti. Ora tocca a me tendere la mano al prossimo. Il calcio è condivisione. Io riesco a viverlo solo così”. Chapeau.

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