Spagna, caso Ciatti: a processo solo chi sferrò il calcio mortale

Solo uno dei tre ceceni verrà processato

La famiglia di Niccolò Ciatti piange al funerale (Foto Lo Debole/Bianchi Scandicci)

FIRENZE – Per la morte di Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci (Firenze) ucciso il 12 agosto del 2017 con un calcio in testa durante un’aggressione nella discosteca St. Trop, di LLoret de Mar, in Costa Brava, in Spagna, sarà processato solo Rassoul Bissoultanov, il lottatore di origine cecena che sferrò il colpo mortale. E’ questo l’esito dell’inchiesta condotta dai magistrati spagnoli. Non ci sarà nessuna accusa per gli altri due ceceni che agirono con Bissoultanov. Ma neanche nessuna ipotesi di responsabilità penale per la discoteca. Che aveva in servizio un numero ridotto di addetti alla sicurezza rispetto all’elevato numero di clienti.

Ancora non è stata fissata la data del processo che si terrà davanti ai giudici del tribunale di Girona. I tre ceceni, identificati dalle immagini delle telecamere di sicurezza della discoteca e dei video girati con i telefonini da molte delle persone che avevano assistito al pestaggio del 22enne italiano, vennero fermati poche ore dopo il fatto. Solo Bissoultanov, però, rimase in carcere. Mentre gli altri due vennero rilasciati e tornarono a Strasburgo. Dove risiedono come rifugiati con le famiglie, e gli venne imposto solo l’obbligo di non allontanarsi dai Paesi dell’area Schengen.

(LaPresse)

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