SIVIGLIA – Un tribunale di Siviglia ha condannato 19 ex esponenti di alto rango del partito socialista in Andalusia per corruzione. Nell’ambito del più grande caso del genere nella storia moderna spagnola. La sentenza del cosiddetto ‘caso Ere’ arriva mentre il premier Pedro Sanchez tenta di ottenere sostegno sufficiente dagli altri partiti per assumere un altro mandato. A seguito delle elezioni del 10 novembre. I socialisti sono alleati con Podemos e la scorsa settimana hanno concordato di formare un governo di coalizione. I 19 politici sono stati condannati per aver elargito in modo incontrollato circa 680 milioni di euro destinati a persone disoccupate e compagnie in difficoltà nella regione.
Nel mirino anche due ex governatori andalusi
Tra i condannati ci sono due ex governatori andalusi, Manuel Chaves e Jose Antonio Grinan. Entrambi anche ex ministri nel governo del premier socialista Felipe Gonzalez. Tra le accuse per cui Grinan è stato condannato ci sono appropriazione indebita e malversazione; è stato anche interdetto dagli uffici pubblici per 15 anni. Chaves è stato condannato per malgoverno e interdetto dagli stessi per 9 anni. Altre due persone sono state prosciolte. Lo scandalo era scoppiato nel 2010, all’apice della crisi finanziaria spagnola. Mentre il premier socialista Jose Luis Zapatero imponeva misure di austerità tra cui tagli ai salari dei dipendenti pubblici.
Caso di corruzione in Spagna
Grinan era stato costretto a dimettersi da governatore ma, così come Chaves, ha negato ogni accusa. Nell’attuale situazione, le condanne saranno armi in mano al Partito popolare contro l’attuale leader del Psoe, Sanchez. Critiche al partito socialista sono arrivate però anche dalla sinistra, tra cui da Alberto Garzon, leader di Izquierda Unida. I socialisti hanno perso il controllo del governo regionale andaluso dopo 36 anni alla guida della regione più popolosa della Spagna. Cedendo le redini a una coalizione di Pp e centrodestra Ciudadanos.
(LaPresse/AFP)