AUSTIN (Leonardo Crocetta) – Salgono a dieci le vittime che hanno perso la vita nella sparatoria in una scuola superiore di Santa Fe, nello Stato del Texas. Invece parecchi gli studenti che sono rimasti feriti nell’attentato. Un episodio terribile e che avviene poco tempo dopo la strage nella scuola in Florida, in cui persero la vita quattordici persone.
L’intervento delle forze dell’ordine
La scuola è stata messa in isolamento, in un vero e proprio stato di assedio. Sul posto la polizia di Santa Fe, l’ufficio dello sceriffo della contea di Galveston. All’intervento hanno partecipato anche gli uomini dell’Ufficio Alcol, Tabacco, Armi ed Esplosivi.
Le testimonianze degli studenti
Alcuni studenti hanno raccontato ai media locali della sparatoria. I primi scoppi sono stati avvertiti verso le sette e mezza del mattino. Secondo le prime ricostruzioni il ‘ground zero’ sarebbe da localizzare in una delle aule di educazione artistica del liceo. Un uomo sarebbe entrato in classe, armato di un fucile a pompa, e avrebbe fatto fuoco contro gli studenti. Alcuni hanno riferito di aver visto una ragazza colpita a una gamba. Un altro alunno ha raccontato che, vedendo i compagni in fuga, credeva si trattasse di un’esercitazione antincendio. “Gli insegnanti ci dicevano di non muoverci ma stavamo tutti correndo via” ha raccontato la 14enne Angelica Martinez.
Città sotto assedio
La città è venuta a trovarsi in un vero e proprio stato di assedio. I distretti scolastici della zona sono stati posti in ‘modalità protezione’. Lo scopo è di prevenire la fuga dell’autore della strage o di eventuali suoi complici. Le porte degli istituti della città sono state chiuse e ai ragazzi è stato impedito l’accesso. Il personale scolastico è stato messo di guardia alle uscite dei plessi. A nessuno degli studenti è stato permesso di allontanarsi dalle scuole. I ragazzi sono stati trasferiti alla Palestra Alamo, dove hanno incontrato i propri genitori.
