NAPOLI – Si torna a sparare a Napoli. Questa volta non di notte, ma di primo mattino, in un quartiere affollatissimo. Poteva essere una strage, è sembrata più una spedizione punitiva sulla quale stanno ora indagando le forze dell’ordine.
La dinamica dell’agguato ai Quartieri spagnoli
È accaduto all’angolo tra la Pignasecca e via Toledo, esattamente in via Pasquale Scura. Teatro dell’agguato la ‘Caffetteria Sommella’, bar storico anche questa mattina particolarmente affollato. Destinatario Antonio Guarnieri che è stato gambizzato quando l’orologio segnava le 8 e 15. Due i sicari che, arrivati a bordo di uno scooter, si sono diretti verso Guarnieri e, incuranti della folla presente, hanno fatto fuoco. In quel momento per strada e all’esterno dell’attività commerciale anche tanti bambini che si stavano recando a scuola. Dopo i colpi tante urla, gente terrorizzata che ha iniziato a correre all’impazzata temendo di essere coinvolta.
La corsa in ospedale e l’inizio delle indagini
Mentre qualcuno ha contattato i soccorsi e l’uomo è stato così immediatamente trasportato nel vicino ospedale ‘Vecchio Pellegrini’. Qui è stato sottoposto alle cure mediche del caso e, secondo fonti ufficiali provenienti dal nosocomio partenopeo, non sarebbe in pericolo di vita. Subito sono partite le indagini per cercare di vederci chiaro in un agguato avvenuto a poche ore di distanza dall’omicidio di questa notte a Miano (clicca qui). Diverse le pattuglie di polizia e carabinieri che sono accorse sul posto per i rilievi del caso e per raccogliere quanti più elementi possibile per risalire ai responsabili. E darsi così le risposte su quello che sta accadendo in queste ore.
Va detto che i malviventi hanno agito nonostante la presenza delle stesse forze dell’ordine impegnate nei Quartieri spagnoli. Volevano colpire quell’uomo, avevano un obiettivo e poco importa se attorno a loro ci fossero donne e bambini. Al momento sembra che nessuno abbia visto chi ha sparato: la paura e la voglia di mettersi in salvo l’avranno evidentemente fatta da padrone.