Spazio, escluso rischio frammenti stazione cinese su Italia centrale

Secondo le nuove stime di Asi e protezione civile è escluso che frammenti della stazione spaziale cinese che rientrerà nell’atmosfera terrestre nella notte arrivino sulla Penisola italiana. I nuovi dati escludono, la traiettoria ipotizzata nel pomeriggio, che riguardava il potenziale coinvolgimento di Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna.

Resta un rischio pari allo 0,1% che frammenti possano precipitare nel Mediterraneo, nella fasce di cui fa parte l’Isola di Lampedusa.

Sulla base degli ultimi dati, si legge in una nota, la previsione di rientro in atmosfera ad 80 km della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è stimata per il 2 aprile alle ore 00:44 UTC (ora italiana 02.44 del 2 aprile), con una finestra di incertezza tra un’ora e mezza e le due ore e mezza.

All’interno di questo arco temporale, le finestre di interesse per l’Italia, si riducono ulteriormente dalle iniziali quattro ad una, restando quindi confermato esclusivamente il potenziale coinvolgimento della parte orientale dell’isola di Lampedusa nella regione Sicilia.

Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento della stazione spaziale stessa rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.

Il capo Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, in base agli aggiornamenti forniti dal tavolo tecnico, che resta riunito in seduta permanente, ha deciso di disdire la convocazione del Comitato Operativo della Protezione civile.

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