Spia russa, identificati i responsabili dell’attacco a Skripal

Venerdì scorso fu trovato l'agente nervino Novichok in una bottiglia

Police activity outside a block of flats on Muggleton Road in Amesbury, Wiltshire, where a major incident has been declared after it was suspected that two people might have been exposed to an unknown substance. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Wednesday July 4, 2018. Police say that the man and woman, both in their 40s, are in a critical condition at Salisbury District Hospital. See PA story POLICE Amesbury. Photo credit should read: Yui Mok/PA Wire

Londra (LaPresse/AFP) – La polizia inglese crede di avere identificato le persone che avrebbero compiuto l’attacco con l’agente nervino Novichok contro l’ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia Yulia a Salisbury a marzo scorso. Lo riporta AP a cui una fonte ha riferito: “Gli investigatori credono di aver identificato i presunti colpevoli dell’attacco con il Novichok attraverso le telecamere di sorveglianza. Ed hanno fatto un controllo incrociato con le registrazioni delle persone che sono entrate nel paese in quel periodo”. “Gli investigatori sono sicuri che i sospettati siano russi”, ha aggiunto la fonte Scotland Yard.

Venerdì scorso fu trovato l’agente nervino Novichok in una bottiglia
La polizia britannica ha trovato una “piccola bottiglia” contenente l’agente nervino sovietico Novichok nell’abitazione di uno dei due cittadini britannici intossicati dalla sostanza. “Mercoledì 11 luglio, una piccola bottiglia è stata trovata durante le perquisizioni della casa di Charlie Rowley ad Amesbury”, scrive la polizia in un comunicato. Quattro mesi dopo che l’ex spia Sergej Skripal e sua figlia sono stati avvelenati con la stessa sostanza. “Gli scienziati ci hanno confermato che la sostanza contenuta nella bottiglia è Novichok”.

La polizia ha spiegato che il test sulla sostanza, ritrovata nella casa di una delle vittime dell’avvelenamento, è stato condotto nel laboratorio di Porton Down. Che per primo ha identificato la sostanza. Rowley, 45 anni, e la sua compagna Dawn Sturgess, 44 anni, si sono sentiti male in casa a poche ore l’uno dall’altra lo scorso 30 giugno. La donna è morta domenica. Mentre Rowley ha ripreso conoscenza e non è più in condizioni critiche. La polizia ha detto di essere stata in grado di parlare “brevemente” con lui.

La polizia ha spiegato che ulteriori test sono in corso per stabilire se la sostanza che ha colpito la coppia provenisse dallo stesso lotto usato contro gli Skripal. “Sono in corso indagini per capire da dove proviene la bottiglia. E come è arrivata a casa di Charlie”, ha confermato Neil Basu, capo della polizia anti-terrorismo del Regno Unito, che guida l’indagine. La scoperta della bottiglia, ha aggiunto, è “uno sviluppo significativo e positivo”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome