Londra (LaPresse/AFP) – La polizia inglese crede di avere identificato le persone che avrebbero compiuto l’attacco con l’agente nervino Novichok contro l’ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia Yulia a Salisbury a marzo scorso. Lo riporta AP a cui una fonte ha riferito: “Gli investigatori credono di aver identificato i presunti colpevoli dell’attacco con il Novichok attraverso le telecamere di sorveglianza. Ed hanno fatto un controllo incrociato con le registrazioni delle persone che sono entrate nel paese in quel periodo”. “Gli investigatori sono sicuri che i sospettati siano russi”, ha aggiunto la fonte Scotland Yard.
Venerdì scorso fu trovato l’agente nervino Novichok in una bottiglia
La polizia ha spiegato che il test sulla sostanza, ritrovata nella casa di una delle vittime dell’avvelenamento, è stato condotto nel laboratorio di Porton Down. Che per primo ha identificato la sostanza. Rowley, 45 anni, e la sua compagna Dawn Sturgess, 44 anni, si sono sentiti male in casa a poche ore l’uno dall’altra lo scorso 30 giugno. La donna è morta domenica. Mentre Rowley ha ripreso conoscenza e non è più in condizioni critiche. La polizia ha detto di essere stata in grado di parlare “brevemente” con lui.
La polizia ha spiegato che ulteriori test sono in corso per stabilire se la sostanza che ha colpito la coppia provenisse dallo stesso lotto usato contro gli Skripal. “Sono in corso indagini per capire da dove proviene la bottiglia. E come è arrivata a casa di Charlie”, ha confermato Neil Basu, capo della polizia anti-terrorismo del Regno Unito, che guida l’indagine. La scoperta della bottiglia, ha aggiunto, è “uno sviluppo significativo e positivo”.