Mosca (Russia), 2 apr. (LaPresse/AFP) – L’avvelenamento della ex spia russa Sergey Skripal e della figlia Yulia, avvenuto nel Regno Unito il 4 marzo scorso con un agente nervino, “poteva essere nell’interesse del governo britannico, che si è trovato in una posizione scomoda essendo incapace di rispettare le promesse fatte agli elettori sulle condizioni della Brexit”. È quanto afferma il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov.