LUCCA – “Io penso alle tanta famiglie che gestiscono uno stabilimento: aver stralciato il provvedimento per blindare le concessioni è preoccupante, soprattutto per loro”. Lo dice, contattata da LaPresse, Daniela Santanchè, senatrice che gestisce anche un noto stabilimento balneare, il Twiga, a Marina di Pietrasanta, in Versilia, provincia di Lucca, commentando il mancato inserimento nel decreto proroghe della norma per confermare la validità delle attuali concessioni balneari all’interno del ‘decreto proroghe’, licenziato dal consiglio dei Ministri. “Ricordo – dice a LaPresse Santanchè – che in Italia ci sono circa 30 mila stabilimenti balneari. Lasciamo stare noi del Twiga, che alle spalle abbiamo un gruppo forte, ma noi siamo quasi un unicum nel panorama nazionale. Ma io penso alle tante famiglie che vivono di questa attività: devono rifare le gare? Vogliamo davvero la concentrazione di multinazionali e aziende straniere del settore turismo che comprano le nostre coste?”.
Per Santanchè è quindi “profondamente sbagliato” aver stralciato la norma a tutela delle attuali concessioni delle spiagge italiane. “Il governo Draghi – aggiunge – doveva solo fare quello che avevamo chiesto come Lega al governo Conte 1: mettere a punto una proroga per dare tempo alle imprese del settore. Dire fino al 2033 va bene, ma quello che è necessario è un intervento immediato del governo che chiarisca questa cosa di cui si parla da decenni, non solo per i balneari ma anche per gli ambulanti. Dopo decenni di discussione, e dopo un anno di crisi per il covid, invece di aiutare queste imprese il governo balbetta, e questo non è accettabile. Come non è accettabile – conclude Santanchè – che un tema di interesse nazionale come questo venga liquidato con una norma ponte, valida solo per i prossimi mesi con l’interno di far passare la stagione turistica”.
LaPresse
Spiagge, Santanchè: “Concessioni stralciate da decreto? Preoccupata per 30mila famiglie”
"Io penso alle tanta famiglie che gestiscono uno stabilimento: aver stralciato il provvedimento per blindare le concessioni è preoccupante, soprattutto per loro"