Spintonano a terra un uomo per rubargli il cellulare: un arresto ma è caccia al complice

Corso Umberto a Napoli

I Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in corso Umberto I, hanno notato un uomo e una donna che stavano tentando di bloccare un uomo, individuato dai due quale complice dell’autore del furto del cellulare ai danni di un altro uomo. Gli agenti di polizia, raggiunto e bloccato l’indagato, che intanto cercava di guadagnarsi la via di fuga, hanno di seguito accertato che, mentre stava passeggiando, la vittima era stata avvicinata dal malfattore che, dopo averla spintonata facendola rovinare al suolo, le aveva sottratto il telefono cellulare per poi passarlo ad un complice che era riuscito a far perdere le proprie tracce. Per questo motivo, i poliziotti lo hanno identificato per un 38enne algerino con precedenti di polizia, anche specifici, traendolo in arresto per rapina aggravata.

L’intervento delle forze dell’ordine si inquadra in una più ampia opera di contrasto all’illegalità diffusa sul territorio del capoluogo partenopeo e delle città in provincia di Napoli. Nonostante i reati predatori siano in aumento, secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, non è Napoli la città più pericolosa d’Italia. Infatti, pare che i capoluoghi più a rischio siano Milano, Roma e Firenze. Come primo in classifica, il capoluogo lombardo conta quasi 7.100 denunce ogni 100 mila abitanti. Seguono la capitale con 6.071 denunce e la città toscana con 6.053. Al quarto posto si trova Rimini, ancora in quota 6.000, e subito dopo ci sono Torino e Bologna, rispettivamente 5.685 e 5.539. Tra le prime dieci ci sono poi Prato, Imperia, Venezia e Livorno. Crescono i reati violenti, tra cui rapine (16.561 episodi, +9,5% sul 2022) e percosse (16.645 denunce, +3,1% su base annua). Quest’ultime in aumento anche nei primi sei mesi del 2024. Salgono poi a quota 341 gli omicidi volontari con 13 casi in più rispetto al 2019.

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