Da Greg Paltrinieri ad Arianna Fontana, passando per le nuove ‘stelline’ azzurre Sofia Raffaeli e Pecco Bagnaia. Un 2022 da record, perché mai, nella storia, lo sport italiano aveva vinto tanto a livello olimpico, mondiale e continentale. Ritrovarsi nuovamente sul podio dei Paesi più vincenti dopo un 2021 da incorniciare, con le 40 medaglie conquistate ai Giochi Olimpici di Tokyo, non era affatto scontato, ma i successi tricolori sono andati addirittura oltre le aspettative. La meritata festa dello sport italiano è stata celebrata nella palestra monumentale di Palazzo H, all’interno dell’Università degli Studi del Foro Italico, sede della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro. Sul palco il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che ha consegnato la massima onorificenza dello sport italiano agli insigniti.
“Sono contento”, ha ammesso il presidente del Coni Giovanni Malagò in apertura, celebrando i successi di un 2022 aperto dai Giochi Olimpici Invernali di Pechino, edizione piena di soddisfazioni per l’Italia con 17 medaglie, secondo miglior risultato della storia dopo Lillehammer 1994 quando la spedizione azzurra conquistò 20 podi. “Nel 2021 abbiamo chiuso al secondo posto – ha proseguito – dietro agli Usa, nel conto delle medaglie conquistate ai Giochi Olimpici, ai Mondiali e alle manifestazione equiparate, alle rassegne continentali. Allora dissi che sarebbe stato molto difficile ripetersi, invece siamo ancora sul podio. L’Australia ci ha superato con gli ultimi titoli continentali ma credo che vincere una medaglia in Oceania sia più semplice che in Europa. Questo nuovo record ci riempie d’orgoglio. È merito degli atleti, dei tecnici, delle federazioni, delle istituzioni, dei gruppi civili e militari”.
Il Presidente del Coni ha infine ricordato l’importanza dei riconoscimenti alle società sportive, “le nostre fondamenta, la spina dorsale del sistema italiano. Non è pensabile slegare la base dal vertice, perché siamo tutti parte della stessa famiglia, legati dall’unico filo della storia”. Ospite d’onore, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che lo scorso anno fu premiato con l’Istituto per il Credito sportivo a cui era a capo: “C’è un organo del nostro corpo che indica alla perfezione lo stato della nostra salute: il cuore”, ha detto il ministro, sottolineando che “il mio oggi segnala emozioni forti. Oggi, fuori dal cerimoniale, vorrei dare un Collare d’Oro ideale alla famiglia del volontariato, persone che garantiscono allo sport di essere ciò che è. E un altro riconoscimento ideale va alle oltre 100 mila associazioni e società sportive dilettantistiche senza le quali lo sport non sarebbe un fenomeno morale, sociale e civile, l’architettura sulla quale cerchiamo di costruire la qualità della nostra vita”.
Tra gli atleti, l’olimpionico del nuoto Paltrinieri ha ammesso: “Forse il 2022 è stata la stagione migliore della mia carriera, ho fatto risultati sia in mare che in vasca. Una stagione che mi è stata utile a capire tante cose, sono riuscito a fare tutto abbastanza bene”. Mentre l’olimpionica dello short track, Arianna Fontana, è tornata sulla sua polemica a distanza con la Fisg: “A Milano-Cortina la mia idea è quella di esserci al cento per cento. In qualche modo troverò il modo. Contatti con la federazione? Pochi. Sono diversi mesi che non ci parliamo. Ci siamo visti per caso a Bergamo all’icelab, abbiamo parlato ma da quel giorno basta, abbiamo provato a scambiarci delle mail per continuare quel discorso ma non ci siamo più sentiti”. Non ha potuto fare a meno di commentare i casi delle denunce delle ginnaste la campionessa del mondo di ritmica, Sofia Raffaeli: “Fortunatamente mai avuto problemi, sono cresciuta alla ‘Ginnastica Fabriano’ e ringrazio le mie allenatrici, sempre vicine a me, mi hanno fatto crescere tantissimo dal punto di vista umano e sportivo. Sono vicina alle ginnaste che hanno vissuto questi problemi, mi spiace per questa situazione, ma la ginnastica resta uno sport bellissimo e pieno di tante emozioni”. Tra i dirigenti, premiato anche il presidente e Ad del Formula One Group, Stefano Domenicali, secondo il quale “la Formula 1 sta vivendo una fase davvero emozionante e unica. Quando vai forte bisogna già pensare a come andare in futuro e quello della F1 è un mondo sportivo che sta andando avanti e che avrà un ruolo di fronte al futuro e alla sostenibilità”.
Collare D’oro anche a Elena Micheli campionessa del mondo di pentathlon moderno nel luglio scorso ad Alessandria d’Egitto, 17 anni dopo Claudia Corsini, unica altra atleta azzurra ad aver vinto il titolo mondiale nel 2005. Palme d’Oro al Direttore Tecnico Andrea Valentini e a Luigi Filipponi, tecnici della campionessa iridata.
LaPresse