Sri Lanka, nuova esplosione: ferito un giornalista italiano

La detonazione è avvenuta mentre il personale delle forze di sicurezza tentava di disinnescare un ordigno trovato in un veicolo: gli agenti hanno recuperato 87 detonatori in una stazione degli autobus

COLOMBO – Una nuova “piccola esplosione” si è verificata a Colombo, fuori dalla chiesa di Sant’Antonio in Sri Lanka, già colpita dagli attentati di domenica, causando il panico e spingendo la gente alla fuga. Secondo la Bbc, la detonazione è avvenuta mentre il personale delle forze di sicurezza tentava di disinnescare un ordigno trovato in un veicolo: gli agenti hanno recuperato 87 detonatori in una stazione degli autobus di Colombo, in un quartiere della capitale a metà fra gli hotel e le chiese colpiti domenica. “La polizia ha trovato 12 detonatori sparpagliati a terra e più tardi ha esaminato una vicina discarica, dove ne ha scoperti altri 75”, hanno spiegato le autorità. A seguito delle nuove esplosioni è rimasto ferito un giornalista italiano.
Raimondo Bultrini, invitato di ‘Repubblica’ non è in pericolo di vita.

Lo stato di allerta

A seguito dell’ondata di attentati del Paese, il Consiglio nazionale di sicurezza dello Sri Lanka ha ordinato lo stato d’emergenza, in vigore dalla mezzanotte di oggi (le 20.30 italiane): una misura attuata “per consentire alla polizia e alle tre forze di garantire la sicurezza pubblica”. Il bilancio degli degli attacchi terroristici di Pasqua a chiese e hotel è salito a 290 morti. Lo ha riferito il portavoce della polizia locale Ruwan Gunasekera. Più di 500 persone sono rimaste ferite nelle esplosioni, ha aggiunto, nel giorno più sanguinoso del Paese dalla fine della lunga guerra civile del paese di dieci anni fa. La polizia ha arrestati almeno 24 persone. Un coprifuoco nazionale imposto poco dopo le esplosioni di ieri è stato revocato all’alba di oggi, ma il governo ha deciso lo stop di due giorni per scuole e Borsa e ha annunciato un nuovo coprifuoco che sarà in vigore fino alle 4 di martedì mattina. Gli attacchi sono stati i peggiori mai realizzati contro la piccola minoranza cristiana dello Sri Lanka, che costituisce solo il 7% dei 21 milioni di abitanti. Tra le vittime accertate ci sono almeno 37 stranieri ha detto il ministero degli Esteri: tre indiani, tre britannici, due turchi e un portoghese.

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