ARZANO – La camorra alza il tiro. Ieri mattina, poco dopo l’alba, il quieto risveglio del quartiere è stato bruscamente interrotto da una ‘stesa’ della camorra. L’episodio si è verificato intorno alle 7 a via Napoli zona nota per essere stata per anni una roccaforte del clan locale legato al cartello criminale degli Amato-Pagano, i cosiddetti Scissionisti.
I carabinieri della tenenza di Arzano, coadiuvati dai militari della sezione operativa di Casoria, sono subito intervenuti dopo che alcuni residenti hanno segnalato colpi di arma da fuoco. Sul luogo sono stati rinvenuti cinque bossoli di calibro 7,65, che sono stati immediatamente sequestrati per le indagini. Fortunatamente, non si registrano feriti, ma l’evento ha scosso profondamente la comunità locale, che vive da tempo sotto la minaccia della violenza criminale. Le prime ricostruzioni degli investigatori suggeriscono che si sia trattato di un atto intimidatorio, una tipica dimostrazione di potere della camorra per riaffermare il controllo sul territorio. Tuttavia, restano ancora molti punti oscuri sulla dinamica esatta dell’accaduto. Le forze dell’ordine stanno analizzando le telecamere di sorveglianza presenti in zona e raccogliendo testimonianze per identificare i responsabili. Un quartiere sotto assedio
Il quartiere 167, già noto per essere stato il feudo del clan locale affiliato agli Amato-Pagano, rappresenta da tempo uno dei punti nevralgici della guerra tra gruppi criminali per il controllo del traffico di droga e delle attività illecite nell’area nord di Napoli. Non è la prima volta che episodi di violenza scuotono la comunità. Le stese sono uno degli strumenti utilizzati dai clan per intimorire avversari e residenti, mantenendo così il loro potere. La matrice camorristica sembra evidente, ma gli investigatori non escludono altre ipotesi. E’ possibile che l’azione di ieri mattina possa essere collegata a faide interne al clan o a tentativi di nuovi gruppi di imporsi sul territorio. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nel quartiere. I residenti, spaventati e stanchi di vivere in un clima di costante tensione, chiedono maggiori controlli e una presenza più incisiva delle forze dell’ordine. “Non possiamo più vivere così – ha dichiarato un abitante della zona – Ogni giorno temiamo per la nostra vita e per quella dei nostri figli. Lo Stato deve intervenire con più forza”. Le forze dell’ordine continuano a lavorare senza sosta per risalire agli autori dell’agguato e fermare l’escalation di violenza. Chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare i carabinieri per contribuire alle indagini. La situazione resta tesa, e non si esclude che possano verificarsi nuovi episodi simili nei prossimi giorni, mentre la camorra cerca di mantenere il suo dominio sul territorio.
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