PALERMO – Scoppia un nuovo caso per un toponimo dedicato a Giorgio Almirante. Il circolo Pd di Termini Imerese “denuncia con forza” l’intenzione dell’amministrazione di intestare una via cittadina al politico scomparso. Il leader del Msi viene definito “esponente di primo piano del Partito nazionale fascista, comandante nella Guardia nazionale della Repubblica Sociale, tra i firmatari del ‘Manifesto della razza’”. E il sindaco Francesco Giunta, “anziché avviare iniziative da parte dell’amministrazione comunale per promuovere la cultura antirazzista, favorisce il riconoscimento solenne di uno dei firmatari del Manifesto”.
I democratici: in paese molti deportati
L’amministrazione comunale, si legge nella nota del circolo Pd, scrive “una delle pagine più tristi della storia di Termini Imerese”. Tutto questo avviene “in piena emergenza occupazionale e ambientale della nostra comunità e nella situazione di sfracello delle finanze comunali”. Oltretutto, il paese “annovera numerosi partigiani, deportati e imprigionati dai nazisti, combattenti, morti per la libertà e la democrazia e non può subire questo affronto”.
A giugno l’intitolazione saltata a Roma
Il mese scorso era scoppiata una polemica simile a Roma. La giunta capitolina ha approvato l’intitolazione di una via, con appoggio del Movimento 5 Stelle (due astenuti ed un contrario). A questo punto è intervenuto il sindaco Virginia Raggi, precisando che “nessuna strada a Roma sarà dedicata a Almirante” e annunciando una mozione. Si tratta di una risposta indiretta alla comunità ebraica che aveva parlato del via libera all’intitolazione come di una “vergogna per la storia della città”. Nella mozione a firma della Raggi si parla di uno stop all’intitolazione di strade ad esponenti politici con idee riconducibili al disciolto partito fascista. Inoltre, vengono escluse persone che si sono esposte con idee antisemite e razziali. Il riferimento è all’articolo 12 delle disposizioni finali della Costituzione che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.