Strage di migranti: 170 vittime in 2 giorni. Conte giura lotta ai trafficanti. Salvini: “Si torna a morire in mare, ma il cattivo sono io”. E la Sea Watch ne salva 47

Il premier: "Come premier non avrò pace fino a quando questi trafficanti, uno a uno, non saranno assicurati alla Corte internazionale penale”

Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse 19-01-2019 Matera, ItaliaPolitica Matera Capitale Cultura 2019, discorso del Presidente Giuseppe ConteNella Foto Giuseppe Conte DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

MATERA – La notizia del naufragio è arrivata fino in Basilicata
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. E non poteva essere altrimenti. Centodiciassette morti in mare sono una tragedia: sono un pugno nello stomaco, per l’Italia e per l’Europa. Così mentre si festeggia la nuova ‘capitale della cutura’ bisogna trovare lo spazio anche per una riflessione. A farla, a Matera (clicca qui per leggere) è stato il capo del Governo.

“Sono rimasto scioccato da questa nuova strage – ha dichiarato Giuseppe Conte. – Siamo più convinti di prima che è necessario contrastare il traffico di essere umani. Come premier non avrò pace fino a quando questi trafficanti, uno a uno, non saranno assicurati alla Corte internazionale penale”.

A fargli eco è stato anche il ministro dell’Interno. “Una riflessione – ha detto Salvini in un video pubblicato sui social (clicca qui per leggere l’intervento integrale)tornano in mare davanti alla Libia le navi delle Ong, gli scafisti ricominciano i loro sporchi traffici, le persone tornano a morire. Ma il ‘cattivo’ sono io. Mah…”

L’Unhcr, dopo quello al largo di Tripoli, ha dato notizia di un altro naufragio: la strage, stavolta, si è verificata nel mare di Alboran. Cinquantatré le vittime. Salgono a 170, dunque, le persone annegate solo negli ultimi due giorni.

E’ andata bene, invece, ad altre due imbarcazioni avvistate da un velivolo spagnolo di Eunavformed-Sophia. La guardia costiera libica è riuscita a riportare sulle coste i gommoni.

La Sea Watch, invece, è riuscita a mettere al sicuro 47 persone a bordo di un gommone. Rischia di attivarsi un altro ‘caso’. La Ong non ha ancora ricevuto indicazioni a quale porto attraccare.

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