Strage di turisti in Nuova Zelanda: erutta il vulcano, almeno 5 morti

La polizia ha fatto sapere di aver tratto in salvo 23 persone con l'aiuto dell'esercito

WELLINGTON – Dramma in Nuova Zelanda. L’improvvisa eruzione del vulcano Whakaari sull’isola White Island ha causato la morte di almeno 5 persone. Erano tutti turisti: ora si teme che il bilancio possa aggravarsi di molto.

Nuova Zelanda, erutta il vulcano Whakaari: almeno 5 vittime, salvate 23 persone

La violenta eruzione è avvenuta alle 14 circa, ora locale, mentre un folto gruppo di turisti stava compiendo un’escursione proprio sul cratere del vulcano. Si trattava, stando alle prime notizie diffuse dalle autorità, di centinaia di persone. I soccorritori sono al lavoro alla ricerca dei tanti visitatori dispersi, ma le operazioni sono ostacolate dal fatto che è ancora molto pericoloso avvicinarsi al vulcano. Una nuova e altrettanto irruenta esplosione potrebbe verificarsi da un momento all’altro. I dispersi, per ora, sono numerosi. La polizia ha fatto sapere di aver tratto in salvo 23 persone con l’aiuto dell’esercito.

Strage di turisti, la conferma del premier neozelandese

Sappiamo che c’erano molti turisti sia sull’isola sia nelle vicinanze. Alcuni sono neozelandesi, ma molti altri sono stranieri“. Lo ha dichiarato il premier neozelandese, Jacinda Ardern. Le vittime “erano sull’isola o nei dintorni e di alcuni di loro non si hanno notizie. Questa è una situazione in evoluzione, ha aggiunto, e, naturalmente, i nostri pensieri sono rivolti a tutte le persone colpite“.

La testimonianza di un sopravvissuto

Come spesso accade in questi casi, tra i presenti al momento dell’esplosione c’è qualcuno che è riuscito a filmare la terribile eruzione. Si tratta di un turista da poco allontanasi dal Whakaari, vivo per puro caso. Al momento dell’esplosione, “stavamo andando via con la barca. Qualcuno ha indicato il monte e abbiamo visto gli zampilli di lava e la nube. Ero sotto shock. L’imbarcazione allora è tornata indietro e abbiamo recuperato alcune persone che erano rimaste ad aspettare sul molo“, ha raccontato l’uomo.

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