LUCCA – Il pm di Lucca applicato all’appello, Salvatore Giannino, al termine della sua requisitoria, durata tre udienze, nel corso del processo d’appello a Firenze per la strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 2009, che causò 32 morti, ha chiesto una condanna a 15 anni e 6 mesi per Mauro Moretti, sia come ad di Rfi sia come ad di Fs. Chiesti inoltre 14 anni e 6 mesi per Michele Mario Elia, ex ad Rfi, e 7 anni e 6 mesi per Vincenzo Soprano, ex ad Trenitalia.
Alcuni reati sono andati in prescrizione
Le richieste considerano 6 mesi di taglio per la prescrizione di alcuni reati. Giannino, nella requisitoria, avvalendosi anche di un video, si è soffermato sulle condizioni del carro, la cui rottura provocò la strage, e i mancati controlli sui fornitori dei mezzi rotabili. Una catena che, secondo l’accusa, arriva sino all’ex ad di Fs, Mauro Moretti e all’ex ad di Rfi, Michele Elia. La strage di Viareggio avvenne il 29 giugno 2009 quando, alle 23.48, il gpl, fuoriuscito da un carro cisterna deragliato entrando nella stazione della città della Versilia, invase il quartiere di via Ponchielli, causando forti esplosioni e un imponente incendio che distrusse molte case. Il bilancio dei morti salì di ora in ora, poi di giorno in giorno, fino ad arrivare a 32: tra le vittime anche bambini.