TEHERAN – Resta altissima la tensione tra Stati Uniti e Iran. I due Paesi sono a un passo dallo strappo diplomatico dopo che il presidente americano Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone nuove sanzioni a Teheran che per la prima volta colpiscono la guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei. Con il nuovo mandato, a lui e ai suoi collaboratori è infatti vietato l’accesso alle istituzioni finanziare internazionali. La decisione del tycoon è arrivata in seguito all’abbattimento di un drone sullo Stretto di Hormuz da parte dei Pasdaran, giovedì scorso.
Nuove sanzioni contro l’Iran, compromesso il discorso diplomatico con gli Usa
Un gesto che rischia serie conseguenze per il discorso diplomatico portato avanti da Stati Uniti e Iran, ora più che mai compromesso. Ne è sicuro il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Abbas Mousavi, il quale su Twitter commenta severamente la decisione della Casa Bianca. “Imporre sanzioni sterili contro la Guida suprema dell’Iran e il capo della diplomazia iraniana (Mohammad Javad Zarif) significa la chiusura in modo permanente della via della diplomazia con l’amministrazione Trump. Il suo disperato governo distrugge il consolidato meccanismo internazionale attraverso il quale devono essere mantenute la pace e la sicurezza”
Trump sul piede di guerra: “Per attaccare Teheran non ho bisogno dell’approvazione del Congresso”
Dal canto suo, Trump non abbassa i toni, anzi. “Non ho bisogno dell’approvazione del Congresso” per attaccare l’Iran. In un’intervista il presidente americano spiega: “Mi piace l’idea di avere il Congresso a fianco” ma non serve la sua autorizzazione a procedere in caso di attacco. Un atteggiamento che minaccia di ignorare il parere del gruppo di consiglieri che da sempre influisce sulle decisioni di governo. Stavolta Trump sembra intenzionato a procedere da solo, anche senza un via libera che secondo Nancy Pelosi, speaker della Camera, è necessario. “Sono in disaccordo“, ha sbottato Trump.