Caserta (Renato Casella) – Stop alla somministrazione e quindi locali chiusi dalle 2 di notte: questa la novità principale contenuta nell’ordinanza sulla movida tranquilla che il Comune sta per emanare e che sarà valida per i prossimi 3 mesi. Ieri in consiglio comunale è arrivato l’annuncio: l’amministrazione cittadina intende condividere il provvedimento con Prefettura e Questura (se ne è già parlato con le associazioni dei commercianti). Dalle 2 alle 6 sarà quindi vietato somministrare non solo alcolici, ma qualsiasi bevanda o alimento e i clienti dovranno allontanarsi dal locale. Vietato anche consumare alcolici in vetro dalle 22,30 alle 6, nelle aree pubbliche. Come sempre, fanno eccezione le aree pubbliche occupate legittimamente dagli esercenti (tavolini e gazebo). Il divieto di vendita di bevande alcoliche e di qualsiasi bevanda in vetro da parte degli esercizi partirà addirittura dalle 20,30. Stop alla musica all’esterno dei locali (in ogni orario) e all’interno (da mezzanotte in poi; dal periodo estivo il limite passerà all’1 di notte).
Disposizioni che, come si vede, ricalcano la recente ordinanza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e altri provvedimenti similari emanati da altre amministrazioni.
E ieri mattina il Comune di Caserta si è costituito parte civile nel processo per l’omicidio del pugile 18enne di San Marco Evangelista Gennaro Leone, ucciso a coltellate in via Vico ad agosto dell’anno scorso, nel corso della prima udienza, celebrata alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere. Non è stata invece ammessa la costituzione del Comune di San Marco Evangelista: il fatto che la vittima risiedesse in questo centro non basta per motivare la richiesta. L’imputato è Gabriel Ippolito, 20enne di Caivano, difeso dall’avvocato Angelo Raucci, mentre a rappresentare il Comune di Caserta è l’avvocato Carolina Mannato.
Gennaro Leone fu raggiunto da una coltellata a una coscia che gli recise l’arteria femorale e morì all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, dove era stato trasportato d’urgenza. La causa dell’aggressione: una lite scoppiata per futili motivi, come se ne verificano tante nella zona della movida del capoluogo. Ippolito, rintracciato poco dopo i fatti dai carabinieri di Caserta grazie alle testimonianze e ai filmati delle videocamere di sorveglianza installate in zona, nel corso dell’interrogatorio confessò di aver colpito il 18enne.