Striscione choc pro Battisti firmato con la stella delle Brigate Rosse: “Liberatelo”

Lo sdegno del ministro dell'Interno Salvini: "E' vergognoso. Dico a questi signori che adesso l'ex terrorista marcirà in galera"

ROMA – E’ stata una giornata convulsa nella Capitale per il rientro in Italia di Cesare Battisti, a cui è stato dedicato addirittura uno striscione firmato con la stella rossa delle Brigate Rosse. Stamattina alle 11.36 l’ex terrorista, catturato in Bolivia, ha rimesso piede in Italia scortato dalle forze dell’ordine. All’aeroporto di Ciampino, ad aspettare che Battisti scendesse dall’aereo, c’erano il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Atterrato alle 11.36, portato a Oristano

In un primo momento era stato deciso che Battisti dovesse essere rinchiuso nel carcere di Rebibbia. Per motivi di sicurezza, però, l’ex terrorista è stato portato a Oristano. Mentre l’Italia celebrava una giornata storica, a Roma sono comparsi striscioni raccapriccianti. Uno di questi recita: “Battisti libero. Amnistia per i compagni. Noi resistiamo”. Le scritte erano accompagnate dalla stella delle Brigate Rosse.

La risposta a muso duro di Salvini

Ad esprimere lo sdegno per gli striscioni ci ha pensato il vicepremier Salvini, il quale ha seguito l’arresto di Battisti, il rientro in Italia e il viaggio dell’ex terrorista verso Oristano passo passo. “Lo striscione apparso a Roma con la stella delle Brigate Rosse è vergognoso – ha detto il ministro dell’Interno – a chi l’ha esposto posso solo dire che adesso Battisti marcirà in galera”. “Purtroppo – ha ripreso Salvini – c’è ancora qualche idiota che tenta di difenderlo. ‘Ha ucciso solo per motivi politici’. ‘Ormai è passato tanto tempo’. ‘Il carcere è disumano’. Questo assassino è sfuggito alla giustizia per troppi anni grazie a connivenze politiche e intellettuali. Adesso sconterà il resto dei suoi giorni in cella”.

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