Il Gip di Torre Annunziata ha disposto l’archiviazione per il procedimento penale riguardante tre tifosi della Casertana. Ritenuti inizialmente colpevoli dei reati di lancio di fumogeni e minaccia, con riferimento alla partita contro la Juve Stabia del 4 marzo scorso, allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, per tutti e tre furono adottate le misure del DASPO e per uno di loro anche l’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria in concomitanza delle partite con la Casertana.
Al termine della partita, tra le due tifoserie che, in passato erano legate da un rapporto di amicizia, si scatenarono dei tafferugli che provocarono violenti incidenti nelle vicinanze dell’impianto sportivo ed il ferimento di alcuni operatori di Polizia, un vigile del fuoco ed un tifoso della Juve Stabia, oltre che al danneggiamento di alcune auto. “Atti di guerriglia urbana”: così li identificò il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli che, particolarmente arrabbiato per i disordini, presentò un’interrogazione parlamentare sulla vicenda e chiese ai Ministri competenti in materia di ordine pubblico di fare luce sugli scontri ed identificare i colpevoli.
Inizialmente la Procura di Torre Annunziata ha iscritto nel registro degli indagati tre tifosi della Casertana, autori dei reati suddetti di lancio di fumogeni e minaccia. In base a questi deferimenti, nel mese di agosto è stato comminato ai tre il divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), che vanno da un minimo di un anno al più lungo di cinque anni, ed è stato disposto l’obbligo di firma in concomitanza con le partite della Casertana presso la Polizia Giudiziaria.
In seguito il Pubblico Ministero ha stralciato la posizione dei tifosi e di fatto il Gip di Torre Annunziata ha archiviato il procedimento penale: è stata in qualche modo esclusa ogni responsabilità per i fatti accaduti a margine della partita. Come punto fondamentale, il decreto chiarisce che sono stati dichiarati dal giudice come estranei ai fatti perché la notizia di reato è infondata. Dalle fotografie, infatti, non si riescono ad identificare i volti dei tre tifosi.
Pienamente soddisfatto dell’archiviazione l’avvocato penalista Giuseppe Di Monaco che difende due dei tre supporters rossoblu: “Quale difensore dei tifosi coinvolti, non posso che esprimere la mia soddisfazione perché si è accertata l’estraneità dei miei assistiti ai fatti accaduti la sera del 4 marzo 2024 a Castellammare di Stabia. Ovviamente, ora, si agirà nelle sedi opportune affinché possa essere revocato il Daspo e l’ulteriore misura, particolarmente afflittiva, dell’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria, in occasione delle gare della Casertana. Ad oggi, infatti, le suddette misure non appaiono più adeguate e soprattutto necessarie”. L’incubo, infatti, non è finito qui per loro. La legge non prevede l’immediato decadimento delle misure precedentemente adottate, bensì bisogna procedere, per quanto concerne il DASPO, con il ricorso presso le opportune sedi (TAR) mentre per l’obbligo di firma si investirà il giudice che ha originariamente disposto la misura.