Suicida il killer ricercato, si lancia dal Duomo di Milano. Trovata morta anche la barista dell’albergo

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Emanuele Di Maria e Chamila Wijesuriya

CASTEL VOLTURNO – Un uomo si è lanciato dal Duomo a Milano ieri pomeriggio. Emanuele Maria si sarebbe suicidato. Sul posto i medici del 118 hanno constatato il decesso. Poi gli agenti della polizia di Stato hanno avviato le indagini per verificare con certezza l’identità. Sulla base dei tatuaggi presenti sul corpo, l’ipotesi è che sia il 35enne evaso, irreperibile dopo l’accoltellamento a Milano di un suo collega di lavoro Hani Fouad Abdelghaffar Nasr (ricoverato in ospedale in gravi condizioni). Secondo la questura, Emanuele De Maria si è lanciato da una terrazza del Duomo. Il vicino corso Vittorio Emanuele è diventato meta di decine di passanti e curiosi, attirati dal dispiegamento di auto delle forze dell’ordine. Molti si sono fermati dietro le transenne per riprendere la scena con video e foto. Le auto sono state strategicamente posizionate per celare il corpo dell’uomo, rimasto a terra dopo l’identificazione, in attesa della rimozione successiva ai rilievi.

“Lo cercavano ovunque e alla fine era proprio qui, in Duomo”, ha commentato un uomo avvicinandosi al luogo del suicidio. Molti hanno chiesto informazioni alle forze dell’ordine, che hanno faticato a contenere la folla. L’area transennata è stata ulteriormente estesa per permettere i rilievi della polizia scientifica. Tommaso, che gestisce un chiosco poco più avanti spiega di aver “sentito un botto forte e poi ho visto un uomo a terra”. Diverse persone hanno visto la folla allontanarsi in fretta e pensato a un’azione terroristica, come se qualcuno stesse sparando in piazza Duomo.

Sabato mattina De Maria avrebbe aggredito Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, all’alba fuori dall’hotel vicino alla stazione di Milano dove entrambi lavoravano. Nasr è stato operato d’urgenza dopo essere stato colpito da 5 coltellate ed è tuttora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Niguarda. De Maria era in permesso lavorativo dal carcere di Bollate, dove stava scontando una condanna definitiva a 15 anni per l’omicidio di Oumaima Racheb, una ragazza di 23 anni uccisa a coltellate in un albergo di Castelvolturno nel 2016. Fu arrestato nel 2018 in Germania, dopo aver trascorso un periodo della sua latitanza in Olanda.

Il 35enne aveva un permesso per uscire dal carcere e lavorare come receptionist nell’hotel. Il collega accoltellato lavora nella caffetteria. Trovato in una pozza di sangue. In serata De Maria non aveva fatto rientro nel penitenziario di Bollate ed era scomparso. Da allora era ricercato dalle forze dell’ordine. Ieri pomeriggio si è lanciato dal Duomo. Era originario di Napoli, la zona dell’Arenella. E ieri pomeriggio un altro ‘giallo’. Rinvenuto il cadavere di Chamila Wijesuriya, la cinquantenne originaria dello Sri Lanka della quale si erano perse le tracce da venerdì e che lavorava insieme a Emanuele De Maria. Il corpo avvistato da un passante all’interno del Parco nord a circa un chilometro dall’ultimo avvistamento.
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