Summit in cimitero per gestire gli appalti. La location scelta da politici, imprenditori e faccendieri per sfuggire a occhi indiscreti

Nel camposanto sarebbero stati lasciati cellulari ‘puliti’ da usare nella speranza di evitare intercettazioni

MONDRAGONE – Non solo estorsioni e spaccio di droga. Ad animare, negativamente, il Litorale, ci sono anche altre azioni illecite che interesserebbero la sfera degli appalti. Condotte che non sono ignorate dalle Procure e sulle quali sono in corso attività investigative.
I protagonisti di queste ipotizzate attività criminali userebbero numerosi accorgimenti per evitare di essere intercettati o visti, e così si incontrerebbero (politici, tecnici, imprenditori e faccendieri) per organizzare i business in posti insoliti. Tra queste location c’è il cimitero di Mondragone (nella foto). Il luogo sacro, dove ci si reca per salutare i cari che non ci sono più, avrebbe ospitato alcuni summit per tracciare manovre illecite. E sempre nel camposanto pare che siano stati lasciati dei cellulari ‘puliti’ per poter effettuare chiamate senza correre il rischio di essere intercettati.

Altro stratagemma che sarebbe utilizzato per manipolare ‘in sicurezza’ gli affidamenti (si tratterebbe di lavori e servizi che interessano soprattutto enti sovracomunali) è delegare l’ipotizzata organizzazione degli illeciti a soggetti estranei ai contesti dove si svolge l’oggetto della procedura su cui intervenire. Il servizio che si vorrebbe assegnare a una determinata ditta amica, che riguarda un territorio, viene curato, nella preparazione della presunta turbativa, da una persona che non ha nulla a che fare con l’area dove si espleterà quel servizio ‘manipolato’. Insomma, tutti passaggi che vengono disposti da chi governa tale meccanismo per cautelarsi da indagini. Cautele, però, che non sarebbero servite, dato che si tratta di sistemi ormai noti agli investigatori.

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