Il Governo studia dove non applicare il Green pass, come al supermercato e dal medico. E’ quanto dovrebbe scaturire dal Dpcm a cui si sta lavorando a Palazzo Chigi in queste ore, ad una lista di più servizi e attività. Oltre al supermercato e all’ambulatorio medico, ad esempio, si sta pensando di esonerare il certificato verde anche per accedere a tabaccherie, studi veterinari e farmacie. Ma solo nel caso di urgenza e indifferibilità.
Le tre aree
Esigenze alimentari, sanitarie e di sicurezza e giustizia, dunque, le tre aree in cui verrà stabilito se utilizzare il Green pass base: il certificato verde che si ottiene anche con tampone antigenico valido 48 ore o molecolare valido 72 ore. Il tutto grazie al “Ministero della Salute d’intesa con i ministri dell’Economia e delle Finanze, della Giustizia, dello Sviluppo economico e della Pubblica amministrazione” e senza individuare le attività attraverso i codici Ateco. Va inoltre sottolineato che dal primo febbraio al 15 giugno del 2022 il Green pass sarà necessario per accedere a banche, negozi, centri commerciali, uffici pubblici e servizi come Poste e Inps. Così come per ristoranti e bar. Non verrà invece utilizzato per mere esigenze sanitarie come gli ambulatori medici, le farmacie, gli ospedali, le cliniche e i veterinari. Va solo capito quando applicare i criteri di urgenza dalla normale richiesta di intervento. Mentre nell’ambito di sicurezza e giustizia fanno parte una denuncia se si è vittime di un reato o le esigenze urgenti di tutela dei minori.
