ROMA – Da oggi è obbligo per gli over 50 esibire sul lavoro i Super Green pass da vaccino o guarigione. L’obbligatorietà è scattata per tutti i dipendenti, sia del pubblico che del privato e professionisti. Solo in alcuni casi – si legge nelle FAQ dedicate – è prevista l’esenzione dall’obbligo del Super Green pass come nel caso di “pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore: in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2”. Bisognerà, ora, stabilire di chi sia la competenza di effettuare i controlli, come nel caso di colf e badanti.
Secondo il presidente di Assindatcolf, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, Andrea Zini “una parte di colf, badanti e baby sitter che continuano a rifiutare la vaccinazione è confluita e confluirà nel lavoro nero, senza contratto, senza regole. Va anche ricordato – ha spiegato – che le famiglie rischiano una sanzione se non controllano che il proprio dipendente abbia il Green pass rafforzato: va dai 400 ai 1.000 euro.
Una parte, per quanto minoritaria, pur essendo favorevole alla vaccinazione – ha concluso – si volta dall’altra parte e accetta che badante, baby sitter o colf siano non vaccinati”.
Per chi non sarà in regola, sono previste importanti sanzioni che vanno dalle da 600 alle 1.500 euro, in quanto considerati assenti non giustificati, senza tuttavia incorrere in “conseguenze disciplinari – si legge nelle FAQ dedicate – e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ma senza diritto alla retribuzione né altro compenso o emolumento”.