MILANO – I club che hanno deciso di abbandonare il progetto della Superlega rischiano di andare in contro a potenziali richieste di risarcimento milionarie. Lo scrive il Daily Mirror, i 12 club fondatori avevano sottoscritto clausole di uscita punitive fino a centinaia di milioni di euro una volta raccolti i fondi necessari per far partire il programma grazie all’intervento della banca d’affari JP Morgan. Le clausole si sarebbero però attivate soltanto una volta iniziata la competizione, cosa che al momento non sembra essere più possibile. Ulteriori dettagli sulla nascita della Super League li svela il Daily Mail, secondo cui l’accordo tra i club fondatori era vincolante per tre anni per un contratto della durata di totale di 23 stagioni. In teoria nessuno dei club avrebbe potuto rompere l’accordo durante i primi tre anni, per questo ora gli avvocati delle varie parti starebbero valutando la possibilità di richiedere un risarcimento. Sempre la stampa inglese, spiega che ciascuno dei 12 club della Superlega avrebbe acquistato azioni per un valore di circa 9 milioni di euro. Nel caso della Premier League, i sei club nel loro complesso avrebbero investito circa 55 milioni euro per creare l’infrastruttura della competizione, rinegoziare con emittenti e sponsor, e pagare le spese legali.
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