Suppletive e Regionali in Abruzzo e Sardegna: primo test reale per il governo Lega-5 Stelle

Le suppletive in Sardegna hanno fatto suonare il primo campanello d'allarme per i pentastellati

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Il prossimo banco di prova per il Governo Lega-5 Stelle sarà la duplice tornata elettorale per le Regionali di Abruzzo-Sardegna. Quei dati, uniti alle suppletive per la Camera di ieri a Cagliari, potranno essere un primo elemento tangibile per valutare l’azione di governo.
Come cambieranno i rapporti di forza tra Lega e M5S? Quale il futuro del centrosinistra? Sono domande per ora senza risposta a cui possono rispondere solo i sondaggi. Ma che a febbraio troveranno un primo dato reale.

Campanello d’allarme per i pentastellati

Un piccolo campanello d’allarme per il Movimento, dato in netto calo da tutti i sondaggi, viene proprio dalle elezioni suppletive per la Camera di ieri in Sardegna. La vittoria schiacciante del centrosinistra unito è certamente un dato da tenere in considerazione. Ma a far riflettere è l’astensionismo record: di poco superato il 15% di affluenza alle urne. Di solito l’alta astensione è sintomo di malcontento nei confronti dei governi del momento. Ma lo è ancora di più per i 5 Stelle, che alle scorse politiche in quel collegio vinsero sfondando il muro del 40%.

L’ultima chance per il centrosinistra

Ma il vero banco di prova, prima delle elezioni sparti acque in Europa, sono le Regionali. Il 10 febbraio si vota in Abruzzo, il 24 in Sardegna. Sarà un momento per stabilire il rapporto di forza tra Lega e 5 Stelle. Sarà un banco di prova per il centrosinistra, che ad oggi governano entrambe le regioni. Una eventuale affermazione della Lega sui pentastellati potrebbe aprire ad un rimpasto di governo o, come avanzato dai commenti più estremi, ad una crisi di governo. Una vittoria del centrosinistra potrebbe invertire un trend di sconfitte che dalla batosta del referendum in poi ha tormentato l’intero mondo progressista.

Il possibile ritorno al centrodestra unito

Abruzzo e Sardegna, così come alcuni Comuni chiamati al voto in quelle date, sono un banco di prova anche per il centrodestra unito. Non è un dato da sottovalutare. Silvio Berlusconi, da qualche settimana, va predicando la ‘ricostruzione’ di un centrodestra classico ma col baricentro spostato verso la Lega. Una eventuale affermazione netta di questo schema potrebbe pesare e non poco sull’attuale dualismo di governo tra Carroccio e pentastellati. Staremo a vedere.

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