Ginevra (Svizzera), 1 mag. (LaPresse/AFP) – Sale a sei il numero degli sciatori morti nella regione di Arolla, nel canton Vallese sulle Alpi svizzere, cui si aggiungono altri due svizzeri deceduti per ipotermia su un massiccio vicino e un francese travolto da una valanga. Lo ha fatto sapere la polizia cantonale. Le sei vittime facevano parte di un gruppo di 14 sciatori, si tratta di una guida italiana di 59 anni, morta sul posto a causa di una caduta; di due coppie di italiani, di 53 e 45 anni, morte in ospedale; di una donna di 52 anni bulgara, morta anche lei in ospedale per ipotermia. Altre tre persone sono in gravi condizioni: uno svizzero di 72 anni, una francese di 56 anni e un’italiana di 43 anni. Altri cinque sciatori, di cui tre francesi, una tedesca e un italiano, sono leggermente feriti e soffrono di ipotermia. Il gruppo partecipava a un’escursione nella zona della Pigna d’Arolla, di 3.796 metri, quando sono stati sorpresi da una tempesta.
A dare l’allarme è stato, lunedì mattina, il guardiano del rifugio Vignettes, dove sarebbero dovuti arrivare domenica. Secondo la ricostruzione, un gruppo di 10 sciatori, tra cui una guida, e altri quattro sciatori avevano lasciato il rifugio des Dix, a quota 2.928 metri, per raggiungere quello delle Vignettes a 3.157 metri. Sorpresi dalla tempesta, non hanno potuto procedere e hanno passato la notte sul posto a 3.270 metri. Poco distante, più a est, sono stati rinvenuti i cadaveri di due alpinisti svizzeri di 21 e 22 anni, morti probabilmente di spossatezza e di freddo, secondo la polizia. Anche loro erano stati sorpresi dal maltempo, mentre salivano nella regione del Mönch, tra i cantoni Vallese e Berna. Ancora lunedì, uno sciatore francese di 49 anni è morto dopo in ospedale dopo esser stato travolto da una valanga sul ghiacciato dell’Allalin. Una donna francese della sua stessa età, che era con lui, è sopravvissuta.