PARIGI – Tensione altissima nella mattinata di sabato a Parigi. Centinaia di gilet gialli si sono radunati sugli sugli Champs-Élysées per la terza manifestazione di protesta ufficiale contro il caro carburante. Fin dalle 9 del mattino si sono verificati tafferugli con la polizia, dispiegata in migliaia di unità soprattutto dopo le scene di guerriglia che si sono verificate una settimana fa. Episodi di violenza che si stanno verificando anche in queste ore.
Gillet gialli, tafferugli con la polizia intorno agli Champs-Élysées. Le forze dell’ordine usano i lacrimogeni, 16 fermati
Circa 5mila agenti sono mobilitati nella capitale e in particolar modo attorno alla grande avenue. Per la manifestazione di questa mattina, hanno fatto sapere le forze dell’ordine, non era stata chiesta nessuna autorizzazione. Poco prima delle 9 da un gruppo di manifestanti sono partiti alcuni fumogeni, lanciati nei confronti del cordone di polizia che controllava la zona. Un uomo è stato messo a terra e immobilizzato perché ritenuto responsabile. Attimi di tensione che hanno dato vita ai tafferugli, con alcuni gillet gialli che sono fuggiti verso l’Arco di Trionfo per proteggersi dai lacrimogeni lanciati dalla polizia. In totale 16 persone sono state fermate.
Clima teso dopo l’incontro tra i rappresentanti dei manifestanti e il primo ministro Philipe
Il clima è diventato ancora più pesante dopo l’incontro di ieri tra il primo ministro Edouard Philipe e due tra i sei rappresentanti ‘ufficiali’ della protesta. Uno dei due, tra l’altro, è arrivato in ritardo ed è uscito praticamente subito spiegando come la sua richiesta di trasmettere l’incontro in diretta televisiva fosse stata rigettata. Jason Herbert, l’altro rappresentante, ha rivelato invece di aver subito pressioni e minacce da altri manifestanti. Philipe ha invece parlato di “dibattito interessante, franco, rispettoso e utile”. Questa mattina, però, gli scontri tra i gillet gialli e la polizia sono ripresi. E si prevede un’altra giornata ad altissima tensione.
