ROMA – E’ tutt’altro che un’ipotesi: il governo starebbe lavorando alla prossima manovra di bilancio, il cui valore dovrebbe oscillare tra 28 e 30 miliardi. In questa logica starebbe maturando, secondo quanto si apprende da fonti al lavoro sul dossier, l’ipotesi di rinviare al prossimo anno il taglio dell’Irpef.
Il nuovo focus
Nel 2019 sarebbero le imprese a benificiare del taglio Irpef èper poi passare nel 2020 alle famiglie. I due interventi chiave del pacchetto fisco sarebbero flat tax per i piccoli e ‘super-Ires’, ridotta al 15% per gli utili reinvestiti in azienda. Dei circa 28-30 miliardi della manovra, 12,4 sarebbero necessari per sminare le clausole sull’Iva e altri 16 miliardi (non i 10 circolati nelle scorse settimane) per l’attuazione delle misure chiave per i due partiti di maggioranza. Con la sua dote da 8 miliardi la Lega punterebbe a finanziare il pacchetto fisco (senza Irpef) e le pensioni. Il M5S l’avvio del reddito di cittadinanza, compresa la pensione di cittadinanza.
Sale il debito pubblico
Torna a salire, a luglio, il debito pubblico. Per la Banca d’Italia è aumentato di 18,4 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2341,7 miliardi e toccando un nuovo record.
Le cause
“L’aumento – spiegano – è dovuto all’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (31,6 miliardi, a 80 miliardi), che ha compensato l’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (15,1 miliardi); scarti e premi all’emissione e rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione tassi cambio (totale 1,9 miliardi)”.
Mese di luglio
A luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 49,4 miliardi, in aumento del 4,8 per cento rispetto allo stesso mese del 2017. Per l’istituto nei primi sette mesi del 2018 le entrate tributarie sono state pari a 236,5 miliardi, in aumento dell’1,4 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; al netto di alcune disomogeneità contabili si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole.