Tajani, il volto nuovo dai contorni ‘stantii’

Dal 1994 in politica, quale rinnovamento?

ROMA – Forza Italia tenta il proprio rilancio affidandosi a quello che si potrebbe definire l’uomo giusto per ogni stagione: Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo nominato da poco tempo vicepresidente del partito da Silvio Berlusconi. Che Fi tenti il tutto per tutto pur di evitare di ridursi ad essere un partitino che non raggiunge percentuali a due cifre nel panorama politico nazionale è logico, ma che tenti di spacciare il ‘vecchio’ per il nuovo è irreale.

Indietro nel tempo

Tajani è stato tra i fondatori di Forza Italia nel 1994, già solo questo dovrebbe escluderlo dalle ipotesi di rinnovamento caldeggiate dai berlusconiani, ma così non è. In mancanza di altro ci si accontenta di quello che si ha e il presidente del Parlamento europeo è un uomo spendibile, basso profilo, faccia pulita, protagonista in Europa più che in Italia. Una distanza che lo ha, fino a questo momento, tutelato rispetto alle vicende nazionali non sempre gradevoli che hanno attraversato il partito.

Ritorno al passato

Forza Italia e Berlusconi affidano il ‘rinnovamento’ del partito ad un uomo che ha iniziato a fare politica appena quarantenne. All’interno di Fi ha fatto i capelli bianchi. Facile obiettare che la politica non è questione di estetica. E che esistono tanti giovani mentalmente ‘vecchi’. Eppure di ultrasessantenni con idee giovani, innovative, capaci di anticipare i tempi non se ne trovano. Che Tajani sia una mosca bianca? Per gli azzurri si.

Fi fa squadra col braccio destro di Berlusconi

I forzisti si sono espressi con toni entusiastici rispetto a Tajani. Ma anche in questo caso, i pareri sono arrivati dai soliti noti che dalla scena politica non vogliono proprio schiodare. E’ il caso di Gianfranco Rotondi, segretario di Rivoluzione Cristiana e vicepresidente del gruppo di Fi alla Camera. “Tajani è una bella novità – ha detto – l’ho sentito ieri alla convention del Ppe e la sua impostazione ci aiuta a ricostruire una nuova Dc affiancata e federata a Forza Italia. Ma il nostro progetto richiede basi solide e voti veri. E’ finita la stagione in cui i simboli portavano voti e noi ci accomodavamo in parlamento. Vale sia per Fi che per lo scudo crociato, comunque li combiniamo”.

Il nuovo che avanza: Berlusconi alle Europee

E’ sempre nell’ottica del rilancio e del rinnovamento in salsa forzista che alle prossime elezioni europee a guidare Fi ci sarà Berlusconi. “Siamo vivi e saremo competitivi – ha coraggiosamente sostenuto Tajani – anche alle europee del prossimo anno. Berlusconi sarà candidato, magari anche a Napoli, negli ultimi venti anni nessuno ha fatto per il Sud quanto hanno fatto i governi guidati da Berlusconi”. Ogni partito ha la propria identità e i propri protagonisti, certo è che se quelli saliti in sella alle poltrone dei vari parlamenti nel secolo scorso, ancora vi restano aggrappati, il termine rinnovamento non potrà essere applicato alla politica.

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