Talco causava cancro a ovaie: Johnson&Johnson deve pagare 4,7 mld

La Johnson & Johnson è stata condannata a pagare 4,7 miliardi di dollari a 22 donne e alle loro famiglie, dopo che si sono ammalate di cancro alle ovaie a causa dell'asbestro (amianto) contenuto nel talco.

EFE/LENIN NOLLY
Milano, 13 lug. (LaPresse) – La Johnson & Johnson è stata condannata a pagare 4,7 miliardi di dollari a 22 donne e alle loro famiglie, dopo che si sono ammalate di cancro alle ovaie a causa dell’asbestro (amianto) contenuto nel talco. La giuria di St.Louis, Missouri, ha stabilito il pagamento di 550 milioni di dollari di danni compensativi e di 4,14 miliardi di danni punitivi. La società si è detta “profondamente rammaricata” per il verdetto e ha annunciato che farà ricorso in appello. Johnson & Johnson ha dovuto affrontare oltre 9mila cause legate al talco in polvere, ma assicura che il prodotto è completamente sicuro e privo di amianto. Una posizione che non ha convinto la corte che, dopo sei settimane di processo e otto ore di camera di consiglio, ha condannato la compagnia. Sei delle 22 donne che hanno fatto causa sono morte a causa della malattia. Le altre erano presenti in aula, con famigliari e amici. I danni punitivi stabiliti dalla corte sono tra i più alti di sempre in un caso del genere, e il titolo di Johnson&Johnson ha aperto con un ribasso significativo la seduta di venerdì a Wall Street. In una nota la società ha definito la sentenza “il prodotto di un processo fondamentalmente ingiusto” che ha riunito 22 donne “con poche connessioni” in un singolo gruppo di querelanti. La compagnia “resta convinta che i suoi prodotti non contengano asbestro e non provochino il cancro alle ovaie, e intende percorrere tutte le strade possibili per fare ricorso”.

le dichiarazioni

Johnson&Johnson ha dichiarato inoltre che le preoccupazioni relative al talco si basano su ricerche “inattendibili”. Secondo il National Cancer Institute l’amianto è stato eliminato dal talco nei prodotti commerciali negli anni ’70. Per lo stesso istituto la tesi che la polvere di talco utilizzata per l’igiene femminile possa causare infiammazioni alle ovaie “non è supportata da prove”. Il primo processo sul talco è stato celebrato nel 2013 presso il Tribunale distrettuale federale del South Dakota. La giuria ha riconosciuto la negligenza di Johnson & Johnson, ma non ha concesso alcun risarcimento al querelante. Diversi altri casi hanno portato a risarcimenti danni considerevoli, tra cui un verdetto di 417 milioni di dollari stabilito dal tribunale della contea di Los Angeles l’anno scorso.

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