MILANO – Corruzione: è questa l’accusa con la quale i carabinieri della compagnia di Monza e la guardia di finanza di Varese hanno arrestato questa mattina 43 persone di cui 12 in carcere. Le ordinanze di custodia cautelare, alle quali è stata data esecuzione tra Lombardia e Piemonte, rappresentano il risultato di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia milanese su due gruppi criminali.
Tangenti per pilotare gare di appalti pubblici
Gli stessi, secondo gli inquirenti, sarebbero risultati operativi nel territorio delle province di Milano e Varese, e sarebbero costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori. Sulla base di quanto raccolto dai magistrati, i soggetti arrestati avrebbero pilotato la spartizione e l’aggiudicazione di gare relative ad appalti pubblici. Un’operazione importante per la quale le persone indagate sono in totale 95. Sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Ma le accuse riguardano anche false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.
I provvedimenti
Come detto sono 43 le persone arrestate e di queste dodici sono finite in carcere, sedici hanno ricevuto invece gli arresti domiciliari domiciliari, tre con obbligo di dimora e le ultime dodici con obbligo di firma. Di queste solo 9 sono accusate di associazione a delinquere. Le indagini sono durate mesi ed hanno permesso di sgominare quella che, agli occhi degli inquirenti, è risultata un’organizzazione ben strutturata e fortemente radicata nel territorio brianzolo. I provvedimenti sono scattati alle prime luci dell’alba ed hanno coinvolto ben duecentocinquanta militari, tra carabinieri e appartenenti alle fiamme gialle. L’esecuzione delle misure cautelari in questione ha riguardato nello specifico le province di Milano, Varese, Monza e Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti.
I politici coinvolti
Tra le persone raggiunte dai provvedimenti cautelari ci sono anche il consigliere comunale di Milano Pietro Tatarella, candidato di Forza Italia alle Europee, e
Fabio Altitonante, sottosegretario azzurro della Regione Lombardia. La Dda ha presentata una richiesta di arresto pure per il parlamentare di Forza Italia Diego Sozzani, accusato di finanziamento illecito ai partiti.
