Roma, 7 ago. (LaPresse) – “Dietro i ‘no’ del Movimento 5 Stelle alle grandi opere c’è solo ideologia e opportunismo. Per convincimento ideale seguono le teorie strampalate della decrescita felice, tanto care a Beppe Grillo, e per raccattare qualche voto in più cavalcano l’onda delle contestazioni talvolta ammantati da una coltre fumosa di violenza verbale. È il caso della Tav, così come del Tap. Quest’ultimo è un progetto da 4,5 miliardi di euro, di cui la maggior parte, circa il 90%, già spesi o impegnati. Contrariamente alla narrazione grillina il punto di approdo in Italia, dopo attenta analisi, è stato selezionato per minimizzare l’impatto ambientale e sul territorio. Ma non solo, il progetto è stato interamente finanziato da capitali privati e con il supporto della BEI, che ne ha riconosciuto il ruolo strategico chiave per l’Italia e per l’UE.
e ancora
Realizzare questa infrastruttura è fondamentale per ridurre i prezzi dell’energia e rendere il Paese più competitivo. Il TAP contribuirà a ridurre la bolletta per le famiglie e per le imprese italiane. Tutti elementi che un governo assennato non dovrebbe mai sottovalutare, né derubricare. E invece, mettere in discussione il futuro del Paese pare essere diventato lo sport preferito dalla gran parte dei ministri di questo esecutivo. Giocano con il fuoco e rischiano di far scoppiare un grande incendio nel Paese. Si ravvedano e guardino alle infrastrutture come strumenti di crescita e non solamente come pericoli per la decrescita del loro consenso elettorale”. Lo afferma, in una nota, Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia.