TARANTO – Taranto, sequestro di beni per 30 milioni di euro a due imprenditori. La guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro. Ai sensi della normativa antimafia, emesso dal tribunale di Lecce. Di beni e denaro per un valore complessivo di 30 milioni di euro. Nei confronti di due imprenditori tarantini, padre e figlio, operanti nel settore del commercio al dettaglio di apparecchiature per le telecomunicazioni e la telefonia. L’inchiesta delle fiamme gialle di Taranto ha consentito, sottolineano gli investigatori, di appurare che i due imprenditori hanno perpetrato in modo sistematico e continuativo delle frodi fiscali mediante l’emissione di fatture false.
I due hanno così accumulato beni e risorse economiche sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati. La guardia di finanza ha posto sotto sequestro 9 immobili, un terreno, 14 autoveicoli, 4 motocicli. Ma anche quote di partecipazioni societarie, polizze assicurative e disponibilità di conto corrente bancario, oltre a 6 interi compendi aziendali. Con ben 15 punti vendita nelle province di Taranto (due dei quali presso i due più grandi centri commerciali del capoluogo jonico e nelle città di Grottaglie e Manduria), nonché di Bari, Roma e Milano.
(LaPresse)