TORINO – Torino e Roma. No, non è una partita di calcio, bensì uno scontro politico che rischia di destabilizzare ancor di più il già traballante governo giallo-verde. Stavolta a lanciare la ‘bomba’ contro una parte dell’esecutivo, quella del M5S, è il governatore della Regione Piemonte ed ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino.
La lettera di Chiamparino a Salvini
Come annunciato già ieri, oggi il presidente della Regione Piemonte, Chiamparino, ha inviato una lettera al governo, in particolare al ministro dell’Interno Matteo Salvini, per chiedere che venga organizzato un referendum sulla Tav e che si tenga il prossimo 26 maggio, in concomitanza con le elezioni per il Parlamento europeo e per il rinnovo del consiglio regionale piemontese.
“Ritengo – si legge nella missiva inviata al Viminale – che la maggioranza sia favorevole alla Torino-Lione, e che il referendum possa servire al Governo per decidere”. E ancora: “Tale consultazione riguarderebbe l’impegno per la Regione Piemonte di attivarsi in tutte le sedi per la rimozione degli elementi che ostacolano la realizzazione dell’opera, nonché degli effetti negativi immediati sia sul territorio per la mancata attivazione dei cantieri di lavori, sia prospettici conseguenti all’isolamento del territorio dai grandi collegamento di trasporto europei”.
E conclude con un appello al ministro dell’Interno: “L’eventuale svolgimento della consultazione popolare nello stesso giorno delle imminenti consultazioni elettorali europee, regionali e amministrative il prossimo 26 maggio, permetterebbe di ottenere la necessaria garanzia di regolarità e, nel contempo, di conseguire un significativo risparmio economico. Auspico che questa richiesta possa trovare la sua piena condivisione, tale da imprimere l’indirizzo per l’adozione di tutti i necessari e conseguenti provvedimenti a livello statale, in relazione ai quali l’amministrazione regionale porrebbe in essere i propri adempimenti”.
L’intervento dalla Sicilia del premier Giuseppe Conte
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte era impegnato in Sicilia, a Caltanissetta, quando gli chiedono cosa pensa della proposta di Chiamparino: “Il referendum? Non è previsto”. E precisa: “Mai pensato ad una mini tav, è una fandonia”. Inoltre il premier aveva spiegato ai cronisti presenti che gli chiedevano di rispondere a Chiamparino: “Non mi ha mai chiamato, a chi rispondo?”.
Ma Chiamparino incalza Conte carte alla mano
Dopo la piccata risposta del premier è giunta anche la replica del governatore Chiamparino, che risponde per le rime a Conte: “Non ho mai chiesto un referendum sulla Tav, ma una consultazione popolare che è prevista dallo Statuto per interrogare i cittadini su un tema specifico. Non ho mai telefonato a Conte, gli ho piuttosto inviato una lettera (in foto), a cui non ho ricevuto riscontro”.