ROMA – Nonostante i tentativi e gli sforzi per sviare l’attenzione compiuti dal premier Giuseppe Conte, il governo resta inchiodato al Tav. Il consiglio di amministrazione di Telt ha firmato l’avvio dei bandi per 2,3 miliardi di lavori per il tunnel di base dell’alta velocità Torino-Lione. Così facendo l’Italia ha guadagnato tempo, vero obiettivo del governo gialloverde, ma non ha risolto la questione.
Tav, Telt dà avvio ai bandi per l’opera
Dopo domani il testo dei bandi comparirà in Gazzetta ufficiale europea: dopo sei mesi le aziende che decideranno di prendere parte ai lavori riceveranno l’invito formale da Telt. In quel momento i governi, quello francese e quello italiano, potranno decidere se fermare la procedura. L’obiettivo tutto politico, elettorale, di Lega e 5 Stelle è stato raggiunto: superate le europee si prenderà una decisione. Decisioni che con ogni probabilità saranno a favore dell’opera, come ha di fatto già annunciato Matteo Salvini.
I fondi europei salvi solo per sei mesi
Per ora non sono andati perduti i 300 milioni di euro di fondi messi a disposizione dall’Ue per l’opera. Ma non è scongiurato il rischio che si perdano in futuro se l’Italia rinuncerà alla Tav, come ha fatto notare Bruxelles. Insomma, l’avvio dei bandi e il rimando della decisione sono una evidente mossa elettorale che lascia sostanzialmente invariata la questione. Il tentativo di Giuseppe Conte di dissimulare l’attenzione presentando la lista dei cantieri che visiterà nel tour in Italia annunciato questa mattina rischia di essere un boomerang.
Salvini: “Ci vuole uno shock sulle infrastrutture”
“Bisogna riavviare, da Nord a Sud, quei 300 cantieri fermi che rappresentano un Paese che non è quello dei cittadini ma era quello del Pd“, ha affermato Salvini: “Io, Di Maio e Conte siamo convinti che ci sia bisogno di uno shock sulle infrastrutture“. Questo patto di non belligeranza però durerà fino alle Europee. Un minuto dopo le posizioni diametralmente opposte sul tema, con Salvini più sicuro di Di Maio sulla questione, riaffioreranno così come sono ‘scomparse’ in questi due giorni.
Opposizioni all’attacco, Chiamparino: “Domani chiederemo un referendum”
Duri gli attacchi da parte di confindustria, Forza Italia e il Pd. Se gli industriali hanno più volte condannato la linea governativa, altrettanto duri sono stati i partiti d’opposizione. “In questi mesi abbiamo perso tanto tempo mentre un vicepremier visitava i tunnel un altro vicepremier sosteneva che quel tunnel non esisteva“, attacca il neosegretario Zingaretti.
“Con la pubblicazione degli avvisi da parte di Telt, il governo Conte-Salvini-Di Maio ha consumato il grande imbroglio: dall’estate scorsa hanno un unico obbiettivo, scavallare le elezioni europee senza decidere. Ci sono riusciti, facendo credere che non si perdono i contributi europei quando è evidente, come ricorda l’Ue, che ove ci fossero ulteriori ritardi sui lavori, i contributi salterebbero lo stesso. Basta leggere le dichiarazioni di stamattina per capire che lo stallo si ripresenterà tale e quale appena passate le elezioni“, è l’attacco del governatore piemontese Sergio Chiamparino, che poi rilancia: “Domani chiederemo un referendum”.