MILANO (LaPresse) – Tav, Salvini: “Al referendum voterei ‘sì’, ma il progetto va rivisto”. Un referendum sulla Tav? “Se lo chiedono i cittadini, sì. Noi siamo da sempre favorevoli alla partecipazione popolare, i grillini idem, anzi la democrazia diretta è una delle loro battaglie, e nel contratto di governo c’è il referendum propositivo. Quindi chiedere agli italiani cosa ne pensano sarebbe un’ottima soluzione”. Così il vicepremier Matteo Salvini, in un’intervista su La Stampa. Nel caso, spiega, “il referendum dovrebbe essere nazionale” e “non ho cambiato idea. Voterei sì”.
Salvini spiega che “Il Movimento 5 Stelle è sempre stato contrario alla Tav, esattamente come la Lega è sempre stata ed è favorevole”. E alla domanda se le incertezze sulla Tav non faranno perdere consensi al Carroccio nel Nord, il leader risponde di “no. Credo che il giudizio sull’operato del governo e della Lega sia positivo. I sondaggi dicono che in certe aree del Nord siamo al 50%. Abbiamo fatto molto, e la gente lo percepisce – afferma -. Per quel che riguarda la Tav, discutiamone con i dati sotto mano. Io aspetto l’analisi costi-benefici”, “non mi interessa il parere degli esperti, mi interessano i numeri, le cifre nude”.
E, a suo avviso, le cifre diranno “che è meno costoso completare la Tav che bloccarla. Poi è chiaro che da quando l’opera fu abbozzata molto è cambiato. Ho incontrato i promotori della manifestazione di Torino e sono consapevoli che il progetto vada rivisto. Credo che si debbano tagliare i costi, non l’opera”.
Salvini si augura, dunque, una soluzione di compromesso: “In medio stat virtus. Del resto, anche sul tunnel del Brennero Toninelli ha trovato un compromesso”.