Roma, 28 lug. (LaPresse) – “Un errore fermarsi. I costi di uno stop sarebbero superiori ai benefici. Un conto e’ ridiscutere. Un altro conto, molto diverso, e’ fermare tutto. Indiscrezioni. Al momento, si tratta solo di questo, non e’ una decisione politica. Perché se ci fosse, quanto meno il ministro ce l’avrebbe comunicato”. Così in un’intervista al Corriere della Sera, Armando Siri, sottosegretario leghista alle Infrastrutture e ai Trasporti. “La questione Tav è sul tavolo – spiega -, l’abbiamo affrontata a grandi linee ma nessuno ha mai parlato di una legge per bloccarla. Piuttosto, si è ragionato su come affrontare eventuali modifiche al progetto originario. Noi non siamo particolarmente favorevoli a un intervento piuttosto che a un altro. Siamo favorevoli a dare all’Italia la possibilita’ di compensare un gap infrastrutturale importante. E dato che la Tav non e’ un viottolo di provincia ma fa parte di un grande corridoio per il trasporto di mezzi e persone, prima di immaginare un stop bisogna mettere nero su bianco un bilancio che allinei costi e benefici”.
intanto Maullu
“Le intenzioni dei grillini sono abbastanza chiare: con la loro ferma opposizione a opere strategiche come Tav o Tap, i pentastellati vogliono condurre il paese verso un’infelice fase di decrescita, verso la marginalizzazione e l’isolamento internazionale”. Lo afferma l’eurodeputato di Forza Italia Stefano Maullu (FI). “Questa follia e’ da fermare ed e’ per questo che chiediamo l’aiuto degli amici della Lega: bloccando la Tav, il nostro ppaese sarebbe costretto a restituire un miliardo di euro a Francia e Ue, sborsando anche altri svariati milioni di euro per varie penali”. “La Lega deve intervenire: la follia grillina deve essere fermata, ogni azione dei pentastellati e’ contro gli interessi del nostro paese” conclude