Una serata da non dimenticare, quella di venerdì a Roccamonfina, in provincia di Caserta. Sei formazioni di giovani musicisti si sono infatti avvicendate sul palco per la fase finale del Teano Jazz Contest 2024, prima edizione dell’evento. La giuria, presieduta dal chitarrista jazz Pietro Condorelli e composta dal presidente dell’associazione Teano Jazz Walter Guttoriello, dal direttore artistico del Teano Jazz Festival Antonio Feola, dal direttore editoriale di Cronache di Caserta Ugo Clemente, dal chitarrista jazz Marco Laurenza e dal batterista Leonardo De Lorenzo, ha assegnato la vittoria a un trio pugliese, il VMV Trio, composto da Vincenzo Di Gioia al sax alto, Marco Cutillo alla chitarra e Vito Tenzone alla batteria.
Tutti i membri della commissione si sono trovati d’accordo sull’ottima performance del terzetto, caratterizzata dalla bravura dei singoli musicisti, dalla perfetta armonia del trio e dall’originalità del progetto. L’assenza del basso, nell’esibizione live del gruppo, è stata efficacemente compensata dagli innesti ritmici della chitarra di Cutillo, musicista dallo stile molto personale e decisamente interessante.
Femea Sextet – Secondo classificato
Il secondo classificato è stato il Femea Sextet, formazione napoletana composta da Mattia Di Nunzio ai sax soprano e contralto, Giuseppe Capriello al sax tenore, Felice Chiaravalle alla chitarra, Enrico Asquitti al pianoforte, Alessandro Vai al contrabasso e Luca Pecoraro alla batteria. Belle le improvvisazioni solistiche, bravi e sintonizzati Vai e Pecoraro, molto apprezzate anche le performance di Chiaravalle e Asquitti.
Andromeda Quartet – Terzo classificato
Terzi classificati gli Andromeda Quartet, formazione campana nella quale spicca la bravura del trombettista Samuele Desiato, ben supportato da Giovanni Battinelli al piano, André Ferreira al contrabbasso e Cristiano De Pascale alla batteria.
Le altre formazioni – Antonio Simone Trio
Nonostante non abbiano raggiunto le prime tre posizioni, anche gli altri finalisti sono stati molto apprezzati. Antonio Simone Trio, altro gruppo pugliese (Antonio Simone al pianoforte, Angelo Verbena al contrabbasso e Marcello Spallucci alla batteria), ha offerto al pubblico di piazza Nicola Amore un’esibizione originale, caratterizzata dall’uso di voci campionate nel primo brano e da un buon sound generale.
Legal Mechanics Trio
Il Legal Mechanics Trio ha eseguito brani della tradizione jazz (“Emily”, “I’ll remember april” e “Stompin’ at the Savoy”). Bravo Paolo Ambrico, che ha affrontato egregiamente la prova del trio, cosa assolutamente non scontata per un giovane chitarrista. Efficace anche la sezione ritmica, con Dario Fusco in grande forma e un ispiratissimo Tommaso Giaquinto al basso.
The Cube
Decisamente originale la proposta dei The Cube, un duo formato da Nico Viglione al basso elettrico e Nicola Berardi al sassofono tenore. I due sono saliti sul palco con camicia a fiori e bermuda, per esordire con una gustosa versione “minimalista” di Whiplash di Don Ellis.
Sul palco, in veste di presentatrici, Giuliana e Giorgia Guttoriello, dell’associazione Teano Jazz.