NAPOLI – Batosta per Gaetano Manfredi sulla vicenda San Carlo. Il Tribunale civile di Napoli ha rigettato il ricorso presentato dal sindaco di Napoli e presidente della Fondazione Teatro di San Carlo, presentato contro la delibera del Consiglio di indirizzo, dello scorso 4 agosto, da cui è scaturito, il giorno successivo, il decreto del ministro della Cultura Giuli, relativo alla nomina a soprintendente di Fulvio Macciardi. Il giudice Francesco Paolo Feo, “rigetta l’istanza di sospensione dell’esecuzione e l’efficacia della deliberazione assunta in data 4 agosto 2025 dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione”, come confermato dall’agenzia Ansa. Un colpo durissimo dopo settimane di polemiche. Ora Manfredi dovrà, eventualmente, trattare. E lo farà in una posizione di estrema debolezza. In mattinata il sindaco sembrava essere riuscito a prendere tempo. Nessuna decisione di merito, infatti, da parte del Tar della Campania sul ricorso presentato da Manfredi, contro la prima nomina di Fulvio Macciardi a sovrintendente del Lirico partenopeo da parte del ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Il tribunale amministrativo ha infatti cancellato l’udienza in calendario, preso atto dell’intervenuta seconda nomina con cui il titolare del MiC ha confermato Macciardi alla guida del Massimo napoletano. Proprio alla luce di questo nuovo provvedimento, i legali del sindaco di Napoli hanno annunciato l’intenzione di presentare motivi aggiuntivi al ricorso già pendente, estendendolo anche al secondo decreto ministeriale. Il procedimento, quindi, non si ferma: il Tar fisserà una nuova udienza, attesa entro la fine di settembre, nella quale entrerà finalmente nel merito della controversia. Sarà in quella sede che i giudici amministrativi dovranno valutare la legittimità degli atti ministeriali e la fondatezza delle contestazioni avanzate dal presidente della Fondazione. Ma prima è arrivata la decisione del Tribunale civile che cambia ancora le carte in tavola, conferma Macciardi e dà torto al sindaco di Napoli, isolato nel Cdi e sconfitto in sede politica e nella battaglia a colpi di carte bollate.
“Da un lato Manfredi, con il suo potere e con avvocati di grido pagati dalla collettività, dall’altro tre cittadini che si sono difesi a mani nude. Ora vogliamo sapere quanto è costato al Comune questa difesa, quanto è stato pagato di parcelle agli avvocati. Il gigante filisteo è stato
abbattuto da pietre lisce, con un colpo di fionda”, ha commentato Fulvio Martusciello, leader regionale di Forza Italia in Campania. “Grazie
al presidente De Luca è stato sconfitto Manfredi. Senza il voto di Realfonzo non ce l’avremmo fatta. Il presidente della Regione ha dimostrato coerenza tenendo ferme le posizioni del rappresentante della Regione. Grazie davvero”, ha aggiunto Franco Cascone, consigliere regionale di Forza Italia. Una batosta per il sindaco che, assente alla riunione del Cdi, è finito semplicemente in minoranza. E non ha voluto accettarlo. Ma il caso San Carlo non finisce certo qui.