MARCIANISE – Colloqui in prigione, telefonate o, in alcuni casi, video-chiamate concordate con la direzione dell’istituto: per i detenuti dovrebbero essere queste le chance di comunicare, secondo legge, con l’esterno (al netto dei permessi premio). Ed invece, grazie alla circolazione in prigione di telefonini clandestini, riescono comodamente ad interloquire, nel migliore dei casi, con i familiari e, nel peggiore, con criminali liberi. Per arginare questo fenomeno, i poliziotti della penitenziaria effettuano con frequenza perquisizioni tese ad individuare e sequestrare i cellulari. E la Procura, raccolti gli elementi, successivamente si attiva per accusare chi, illegalmente, ha usato quei dispositivi trascinandoli in nuovi procedimenti penali. Il pubblico ministero Gerardina Cozzolino, con una sua recente inchiesta, vuole a giudizio 14 detenuti che dall’ottobre al novembre 2022 hanno chiamato dal carcere ‘Francesco Uccella’ di S. Maria C.V., senza permesso, con un cellulare, familiari e amici. Per loro l’udienza pre-dibattimentale si terrà il primo ottobre dinanzi al giudice Pacelli. Coinvolti in questo nuovo iter giudiziario sono Luigi Doni, 39enne di Acerra, Gaetano Cornacchia, 33enne di Afragola, Pasquale Troise, 47enne di Napoli, Mariano Tuppo, 49enne di Afragola, Raffaele Romano, 56enne di S. Maria Capua Vetere, Domenico Perrotta, 56enne di San Felice a Cancello, Guido Migliore, 42enne di Mondragone, Raffaele Crescenzo, 31enne di Castel Volturno, Antonio Capoluongo, 44enne di Agropoli, Roberto Delle Curti, 43enne di Marcianise, Antonio Sorrentino, 28enne di Napoli (quartiere Barra), ed Eugenio Martino, 54enne di San Cipriano d’Aversa. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Elisabetta Montano, Carmine Dario Procentese, Giuseppe De Lucia, Domenico Pennetti, Carlo De Stavola, Gabriele Roberto Cerbo, Francesco Lavanga, Bruno Carafa, Domenico Dello Iacono, Nello Sgambato, Filomena D’Ambrosio, Gennaro Ciprio e Aniello Silvestro.