TORINO – Carlos Alcaraz ha fermato anche il campione in carica a Miami, Hubert Hurkacz. In una sfida conclusa senza break, lo spagnolo ha trionfato in due set con il punteggio di 7-6 (5) 7-6 (2) in poco più di due ore di gioco. Alcaraz ha recuperato da 3-5 nel primo tiebreak, salvato due set point nel secondo parziale, ed è diventato così a 18 anni e 333 giorni il quarto più giovane finalista in un Masters 1000 dopo Michael Chang (18 anni e 157 giorni in Canada nel 1990), Rafa Nadal (18 anni e 304 giorni a Miami 2005) e Richard Gasquet (18 anni e 331 giorni ad Amburgo 2005). Lo spagnolo ha dedicato la vittoria al coach Juan Carlos Ferrero. L’ex numero 1 del mondo non è potuto restare a Miami a seguirlo perché è dovuto tornare in Spagna per l’improvvisa morte del padre a 79 anni. E’ lui l’Eduardo a cui si riferiva la dedica di Alcaraz sull’obiettivo della telecamera dopo la vittoria in semifinale su Miomir Kecmanovic. “E’ un sogno” ha detto dopo la partita lo spagnolo, che battendo Casper Ruud in finale diventerebbe il vincitore più giovane nei 37 anni di storia del torneo. “Adoro giocare qui, il pubblico è incredibile – ha aggiunto – Affronterò la finale cercando di mascherare la tensione, proverò a far finta che sia un primo turno. Sarà un gran match”.
(LaPresse)