NEW YORK (Usa) – “È stato davvero un match duro. Novak ha questa capacità, che probabilmente lo rende il più forte di sempre, di continuare ad alzare il suo livello di gioco. Non importava quanto io stessi giocando bene, lui giocava meglio. Ha inizio a servire meglio, a rispondere meglio. Io non sono riuscito a fare lo stesso, e lui ha meritato di vincere”. Così Matteo Berrettini ha commentato dopo la sconfitta contro Novak Djokovic nei quarti di finale degli Us Open. “Fisicamente mi sentivo bene, forse mi è mancata un po’ di esperienza, ma non mi ha regalato alcun punto, obbligandomi a vincerli tutti”, ha spiegato il romano. “Non credo che fra secondo, terzo e quarto io abbia giocato peggio rispetto al primo, ero solo un po’ più stanco. Ma è stato Novak a fare la differenza. La cosa positiva è che a ogni sfida contro di lui imparo qualcosa. Sul match di oggi non ho particolari recriminazioni, è stato semplicemente più forte di me”, ha aggiunto.
“Con qualsiasi altro giocatore, dopo aver vinto il primo set avrei pensato di avere la partita in mano. Novak, invece, mi ha dato come l’impressione che per lui non fosse successo nulla”, ha proseguito Berrettini. “Ha preso energia da quel momento di difficoltà, proprio come successo a Wimbledon. In certe situazioni c’è poco da fare. Al momento è così. Il mio obiettivo è essere pronto per fare meglio nei prossimi tornei”. “Non voglio dire che Novak sia più forte rispetto a Federer e Nadal, perché si tratta di opinion personali. Quello che dico è che siamo di fronte a qualcosa che non succedeva da non so quanti anni, e se guardiamo le statistiche Djokovic sta facendo qualcosa che agli altri due non è mai riuscito. Ma ognuno può avere la propria opinione”, ha concluso. “Giocare contro Djokovic in questo periodo è un onore, perché stiamo vivendo da vicino qualcosa di incredibile. Gli ho augurato buona fortuna”.
(LaPresse)
