ROMA – La storia si farà ma non adesso. Sotto il peso della sua giovanissima età Jannik Sinner finisce per farsi travolgere dall’emozione e dalla tensione lasciando all’amico e compagno di avventura di doppio, il polacco Hubert Hurkacz, la gioia del primo Master 1000 in carriera. L’altoatesino diciannovenne ha sempre detto e ripetuto di non avere fretta e chissà se questa frase ripetuta e ribadita anche alla vigilia della giornata più importante della sua appena sbocciata carriera, non abbia inciso. Dalla Pasqua di passione sportiva ci si aspettava dal giovane talento la sorpresa più bella, svanita sotto il sole di Miami in appena un’ora e 46 minuti: il polacco 24enne a cui piaceva il basket ma che è stato folgorato dal mito di Federer, si è imposto per 7-6 (4) 6-4 balzando così da domani al 16/mo posto nel ranking Atp.
Sinner, dopo una settimana che ha fatto raddoppiare la sua popolarità, si accontenta di salire fino al 21/mo posto in classifica, altro passaggio fondamentale, al di là della sconfitta, verso traguardi sempre più ambiziosi. “Grazie al mio team siamo migliorati. Oggi però non era la nostra giornata. Grazie a tutti quelli che mi hanno guardato da casa, Torneremo più forti”, ha dichiarato il tennista azzurro congratulandosi con l’amico-rivale. “Hai mostrato tutto il tuo talento. Sei il mio miglior amico nel circuito, spero di poter giocare ancora il doppio insieme. Stai facendo un bellissimo lavoro e hai un bellissimo futuro”, ha aggiunto con tutta la sportività e l’umiltà del campione.
A scattare meglio dai blocchi di partenza è stato il 24enne polacco mentre Sinner, come accaduto anche in semifinale è partito contratto cedendo la battuta nel secondo gioco (3-0). Poi pian piano l’azzurro è entrato in partita e nel quinto game, grazie ad un diritto d’attacco incrociato e ad una risposta assassina, ha messo a segno il contro-break e nel gioco successivo, dopo aver annullato due palle-break, ha riagganciato Hurkacz sul 3-3.
Anche nell’ottavo game l’altoatesino ha dovuto salvare una palla-break ed invece a perdere la battuta, nell’undicesimo gioco con un Sinner da paura, è stato il 24enne di Wroclaw che ha spedito l’amico a servire per il set. Jannik però non ne ha approfittato e con il peggior game giocato a Miami ha ceduto il servizio a zero. E’ stata questa la svolta dell’incontro. Ha deciso infatti il tie-break dove Hurkacz è stato sempre avanti aggiudicandoselo poi per 7 punti a 4.
Per il polacco la strada si è messa così in discesa e anche nella seconda frazione Sinner non è apparso brillante negli spostamenti e fluido nei movimenti mentre Hurkacz ha continuato ad essere sempre più aggressivo, scendendo spesso a rete. Sinner è riuscito a non perdere per la quarta volta di fila – tra primo e secondo set – il turno di servizio (4-1), ha anche recuperato uno dei due break rifacendosi sotto (4-3) ma il polacco ha difeso il vantaggio, vinto il game del 5-3 chiudendo poi 6-4 e conquistando il suo primo ‘1000’. Per il giovane talento azzurro sarà per un’altra volta. Il tempo è tutto dalla sua parte.
(LaPresse)