TORINO – Presenta un paio di variazioni la top ten maschile che accompagna il via degli Australian Open, e una riguarda direttamente l’Italtennis, che ritrova due giocatori fra i primi dieci con il ritorno di Jannik Sinner al 10° posto. In vetta c’è sempre Novak Djokovic, che ha chiuso per la settima volta l’anno sul trono (un record): il 34enne serbo, diventato numero 1 del mondo per la prima volta il 4 luglio 2011 e al suo quinto periodo in cima al ranking, dopo aver strappato a Roger Federer il record all-time porta a 356 le sue settimane complessive da numero 1. Restano 2080 i punti di vantaggio sul russo Daniil Medvedev, seguito dal tedesco Alexander Zverev, a 965 punti dalla seconda poltrona: vista l’assenza forzata di Nole a Melbourne, entrambi in caso di successo nel primo Slam stagionale potrebbero insediarsi in cima alla classifica. Quindi al quarto posto il greco Stefanos Tsitsipas, operatosi al gomito destro a novembre, mentre risale in quinta posizione lo spagnolo Rafa Nadal (allunga la striscia record a 852 settimane consecutive in top ten) sopravanzando il russo Andrey Rublev. Poi, stabile in settima posizione, Matteo Berrettini – entrato in top ten nel novembre 2019 -, distanziato di 217 punti dal moscovita. All’ottavo posto (a 413 punti dal romano) il norvegese Casper Ruud, poi sulla nona poltrona il Next Gen Felix Auger-Aliassime, seguito ora appunto da Jannik Sinner, che riguadagna un posto a scapito dell’amico polacco Hubert Hurkacz così da chiudere la top ten del circuito mondiale.
Il titolo a Sydney proietta il russo Aslan Karatsev al 15° posto (+5), così da eguagliare il proprio record personale fatto segnare nel novembre scorso, mentre ritocca il best ranking il Next Gen spagnolo Carlos Alcaraz che guadagna altre due posizioni e arriva alla casella numero 31. La finale al torneo di Adelaide regala un nuovo primato personale al francese Arthur Rinderknech, che avanza di dieci gradini entrando per la prima volta nei top 50, al 48° posto. Sorride anche lo statunitense Maxime Cressy, che grazie ai quarti a Sydney ritocca ulteriormente il proprio ‘best’ giungendo al numero 70 (+5). Festeggiano un nuovo ‘best’ pure i Next Gen argentini Juan Manuel Cerundolo, ora all’80° posto (+1), e Sebastian Baez, che avanza di sette gradini fino al numero 88, così come l’elvetico Henri Laaksonen (90°, +1), il tedesco Oscar Otte, che guadagna quattro posizioni e si porta alla casella 96, e il 18enne danese Holger Rune, che centra l’ingresso nella Top 100 arrivando al 99esimo posto (+3).
L’australiano Thanasi Kokkinakis con il primo trionfo nel circuito maggiore, nella sua Adelaide, compie un balzo di 42 posti e vede vicino il ritorno nei primi cento della classifica (è stato n.67 come miglior piazzamento). Discorso analogo per lo scozzese Andy Murray, ex numero 1 del mondo, che con la finale raggiunta a Sydney recupera 22 posizioni assetandosi al numero 113. ‘Best’ pure per l’altro ‘aussie’ Aleksandar Vukic, che grazie ai quarti ad Adelaide si spinge al 144° posto (+16). Lo ‘scalatore’ della settimana è comunque il Next Gen britannico Jack Draper, che conquista a Forlì il primo titolo challenger in carriera e salta in un colpo solo 49 posizioni fino ad arrivare alla numero 213.
(LaPresse)