ROMA – Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, fa sapere che non è improbabile entro questo autunno uno sciopero generale contro il governo. “Non escludiamo nulla“, lo ha detto il sindacalista aprendo la manifestazione nazionale del pubblico impiego in corso a Roma.
Landini: “Cambiare le politiche sociali”
“Chiediamo che si cambi la politica economica e sociale di questo paese“. Per Landini, “è necessaria una legge di stabilità completamente diversa. La mobilitazione c’è e lo decideremo insieme a Cisl e Uil“. “Siamo qui per chiedere un cambiamento vero: bisogna invertire la tendenza, cambiare le politiche e sociali, che sono sbagliate. Se il governo vuole cambiare ha bisogno dei lavoratori“.
Landini punta l’indice contro il governo Lega-5 Stelle perché “non ha invertito la tendenza di questi anni, i precari sono rimasti precari. Le peggiori leggi di questi anni non sono state messe in discussione. Non c’è stato confronto sulla legge di Stabilità“.
Rincara la dose il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, che rivolge un appello a Palazzo Chigi. “O ci ascoltano, o le lotte che faranno con l’Europa le faranno anche con noi. Lavoriamo per avere un incontro con il governo e avere risposte sulla nostra piattaforma: siamo pronti a tutto e le piazze ci dicono che facciamo bene“.
Lo striscione contro i due vicepremier
I manifestanti della Uil avevano preparato un grande stricione di 108 metri raffigurante una vignetta ironica su Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
La Digos ha però impedito il tutto, e la denuncia dei militanti non si è fatta attendere.
“Volevamo mettere lo striscione al Pincio perché molto grande, ma ci hanno bloccato questa cosa. Abbiamo poi provato a metterlo per strada ma è intervenuta la Digos dicendo che visto che era contro i due vicepremier questo striscione non poteva essere aperto. Lo abbiamo portato qui in piazza del Popolo al gazebo e mi dicono che ci sono persone delle Digos che ci piantonano perchè non lo dobbiamo aprire“, ha racconta Michelangelo Librandi, segretario generale della Uil Fpl.
“Era uno striscione solo ironico. Non mi sembra che ci sia nulla di offensivo“, ha detto Landini.