KIEV – Crisi Russia-Ucraina, sale la tensione. Dopo il colpo di mortaio di ieri che ha colpito un asilo nel Donbass nelle ultime ore si è materializzato un incremento dei bombardamenti nella zona est dell’Ucraina.
L’accusa
E solo ieri al Consiglio di sicurezza dell’Onu, il segretario di Stato americano Antony Blinken, si è scagliato contro la Russia accusandola “di essere pronta a fabbricare un falso attacco terroristico o a inventarsi la scoperta di fosse comuni o a mettere in scena un attacco ai civili, prendendosi gioco di tutti noi”. Aggiungendo inoltre che “l’invasione dell’Ucraina sta per cominciare. I russi sganceranno missili e bombe su tutto il territorio; gli attacchi informatici manderanno in tilt le istituzioni chiave; i carri armati e i soldati russi avanzeranno verso obiettivi prefissati. Noi crediamo che tra questi ci sia anche la capitale, Kiev, con i suoi 2,8 milioni di abitanti”. Poi ha lanciato un messaggio a Sergei Lavrov per un nuovo incontro già per la prossima settimana. Intanto gli Stati Uniti hanno mostrato grazie ad immagini satellitari che il ritiro delle truppe di Mosca non corrisponderebbe a quanto dichiarato da Putin.
La diplomazia
Così come gli altri Paesi anche l’Italia sta facendo la sua parte per cercare di trovare una mediazione tre Mosca e Kiev. Il premier Mario Draghi sarà in questi giorni a Mosca tentare una carta da giocarsi per un possibile incontro tra Putin e Zelensky.