NAPOLI – Tentata estorsione a un ristoratore, le pene sono state ridotte in Appello. Accusati di aver tentato di estorcere 10mila euro a un ristoratore di Volla. Ieri mattina sono state emesse le condanne per il secondo grado di giudizio. L’inchiesta che ha portato a questi verdetti era culminata in una serie di arresti nel gennaio dello scorso anno. Ora i giudici dell’appello hanno deciso di ridurre a quattro anni la pena per Cristian Alberto e Mario Noto, difesi dall’avvocato Leopoldo Perone. Riduzioni anche per Salvatore e Giuseppe De Martino che passano da cinque a quattro anni con concessione delle attenuanti generiche: i due difesi dagli avvocati Giuseppe Perfetto e Giacomo Pace.
Riduzioni di pena pure per Giovanni Prisco (a quattro anni e quattro mesi) e per gli altri, come Umberto Dello Iacolo, Germano Iavarone e Bartolo Zuccoia: tutti hanno rimediato quattro anni di reclusione.
L’indagine era scaturita dalla coraggiosa denuncia della vittima, il ristoratore di Volla. Nella sua denuncia raccontò come gli avessero richiesto un pagamento di 10mila euro a titolo di tangente. Il ristoratore precisò che nel suo locale si era presentato uno degli imputati, il quale gli aveva intimato di consegnare la somma di 10mila euro per conto di “amici di Ponticelli”. Alla sua risposta di non disporre di tale cifra, l’uomo si era sentito replicare: “Li devi portare e basta”. Dopo la prima richiesta estorsiva, il ristoratore decise di provare a mediare per evitare ulteriori richieste estorsive.
Secondo quanto emerge dagli atti dell’indagine, le pretese estorsive sarebbero aumentate con il diretto coinvolgimento dei De Martino, tanto che il padre della vittima tentò una mediazione: a fine aprile 2023 andò in un’abitazione per trovare una soluzione. E gli fu risposto. “’O zio… non ti vogliamo più noi, ma quelli di Ponticelli”. Chiese cosa c’entrasse Ponticelli con Barra e gli risposero: “Noi e Ponticelli siamo una cosa sola, quelli di Ponticelli vogliono parlare con tuo figlio”.